Ue, incontro Merkel-Hollande: uniti sulla Grecia, divisi sulla crescita

Merkel incontra a Berlino Francois Hollande (foto Ap/LaPresse)

BERLINO – Francia e Germania sono pronte a lavorare ancora insieme, e vogliono che la Grecia resti nell’euro. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il neopresidente francese Francois Hollande hanno inaugurato il duo “Merkollande”, come lo chiama la stampa parafrasando il precedente “Merkozy”, a Berlino.

Come riferiscono dalla capitale tedesca per l’Ansa Tullio Giannotti e Rosanna Pugliese, il nuovo presidente francese si è presentato alla Cancelleria con il proprio bagaglio di richieste, rivendicazioni e proposte per un’Europa che esca dalla crisi non soltanto imponendo sacrifici e rigore ma ricercando il rilancio dell’economia e la crescita.

L’incontro a Berlino tra i leader dei due Paesi più importanti dell’Europa continentale aveva come tema la Grecia ma soprattutto lo sviluppo e la crescita dell’Unione Europea, tema che sarà anche al centro del prossimo Consiglio europeo.

Il colloquio è stato intenso, senza salamelecchi, franco. Merkel e Hollande si sono parlati apertamente, e ha detto la cancelliera, ”in assenza degli interpreti, abbiamo anche scambiato qualche parola in inglese”, la lingua ”universale”, ha detto Hollande, che, da buon francese, non ha voluto ammettere di avere usato un’altra lingua che la sua e si è inventato “la lingua della comunanza di interessi, della rispettiva intelligenza, della volontà di trovare una soluzione”.

Per il nuovo capo dell’Eliseo, ”l’Europa deve assumere le proprie responsabilità sulla crescita” e sul fiscal compact non è arretrato di un passo rispetto ai proclami fatti durante la campagna elettorale: ”Avevo detto che bisogna aggiungere la dimensione della crescita”, senza la quale ”non si esce dalla crisi. Vediamo quali sono le formule giuridiche e le proposte per farlo”, ha aggiunto.

”Non ho nessun dubbio che esistano punti di accordo” sulla crescita fra di noi, ha detto la Merkel, mentre Hollande ha sottolineato che la crescita ”non deve essere soltanto una parola” e che il 23 maggio, al Consiglio europeo informale, e poi a quello vero di un mese dopo, ”sul tavolo deve esserci tutto, anche gli eurobond”.

Riguardo al capitolo Grecia, nelle ore più difficili per Atene, e mentre il capo del Fmi Christine Lagarde agitava lo spettro di un ritorno alla dracma, Merkel e Hollande hanno dato ampio spazio alle rassicurazioni ai greci: per entrambi, la Grecia non soltanto ”deve restare nella zona euro” ma l’Ue deve ”studiare misure per la crescita greca”. Al contempo, anche Hollande ha ribadito, facendo eco alla cancelliera, che ”le misure del memorandum devono essere rispettate”.

 

 

 

 

 

Gestione cookie