BRUXELLES – L’uscita della Grecia dall’Eurozona è ormai molto più che un timore. Lo dimostra il fatto che i Paesi Ue si sono detti, chiaro e tondo, di preparare ciascuno un piano per valutare quanto costerà l’addio di Atene.
Secondo l’agenzia Reuters i leader europei si sarebbero accordati durante una teleconferenza lunedì 21 maggio.
La decisione è stata presa dal gruppo di lavoro costituito nell’ambito dell’Eurogruppo nonostante il rischio di una fuga di notizie. E subito dopo il ministero delle Finanze greco ha smentito ”categoricamente” che questo sia successo.
Questo perché il rischio della “Grexit” è sempre più concreto e vicino. Gli ultimi nodi si scioglieranno tra meno di un mese. Il 17 giugno il popolo greco tornerà alle urne dopo il nulla di fatto dello scorso 6 maggio.
I piani nazionali serviranno, secondo le fonti interpellate, a dettagliare il costo per ogni singolo Paese di un addio di Atene alla moneta unica. Ma sarà sicuramente la Grecia a dover pagare il prezzo più alto. In ogni caso, per preparare la strada a un eventuale ‘divorzio consensuale’ viene ipotizzata la concessione di altri 50 miliardi di euro ad Atene da parte dell’Ue e del Fmi.
Secondo i documenti e le indicazioni raccolte dalla Reuters, l’impatto che l’uscita della Grecia dall’euro potrebbe avere sui Paesi già sotto la lente dei mercati è stato finora sottostimato.
In questo quadro le Borse europee hanno subito tutte dei cali, con Piazza Affari che si è attestata la peggiore, chiudendo a quasi -4%.
Intanto il 24 maggio i capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione europea di incontreranno a Bruxelles per una cena informale convocata dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy per discutere le possibili nuove iniziative per la crescita economica. Il prossimo vertice formale dei 27 Paesi della zona euro avverrà invece il 28 e 29 giugno. Nel frattempo si saranno svolte le elezioni greche (previste per il 17 giugno), e i dubbi saranno o realtà o pensieri passati.