Unbundling Telecom, possibile procedura d'infrazione Ue contro l'Italia

BRUXELLES, 25 APR – La Commissione europea ''non esclude'' una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia sulla questione dell'accesso disaggregato all'ultimo miglio della rete Telecom: lo ha indicato all'ANSA Ryan Heath, portavoce del commissario Ue responsabile per l'Agenda digitale, Neelie Kroes, riferendosi all'emendamento sull'unbundling, ovvero l'accesso alla rete ed i relativi servizi accessori.

''La Commissione sta monitorando attentamente gli emendamenti introdotti di recente in Italia relativi all'unbundling dei servizi accessori nella fornitura all'ingrosso di prodotti di accesso alle reti fisse – ha sottolineato il portavoce in una risposta scritta -. In questo contesto, la Commissione ha chiesto chiarimenti alle autorita' italiane per valutare la loro compatibilita' con la normativa europea. Se la Commissione non sara' soddisfatta delle spiegazioni fornite, potrebbe considerare di aprire una procedura formale contro l'Italia, con l'invio di una lettera di messa in mora''.

La Commissione sta inoltre monitorando l'applicazione dell'emendamento da parte dell'Agcom, ha proseguito Heath. Qualora la Commissione abbia ''seri dubbi'' sulla compatibilita' dell'emendamento con il diritto comunitario, ''aprirebbe una cosiddetta indagine di seconda fase in base all'Articolo 7.a della Direttiva Quadro – ha spiegato il portavoce -. Questa misura potrebbe impedire all'Agcom di applicare l'emendamento per un massimo di tre mesi, finche' la Commissione, l'Agcom e il Berec (l'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) individuino le misure piu' adeguate ed efficaci''.

''Agcom e' vincolata dal quadro normativo comunitario sulle comunicazioni elettroniche, come ogni autorita' nazionale di regolamentazione o di altra autorita' degli Stati membri – ha concluso Heath -. In particolare, essa deve notificare alla Commissione le misure attuate ai sensi della Direttiva Quadro. Inoltre, l'Agcom deve imporre misure correttive che siano basate sulla natura del problema evidenziato, che siano proporzionate e giustificate alla luce degli obiettivi stabiliti dall'Articolo 8 della Direttiva Quadro, e solo dopo aver realizzato un'approfondita analisi di mercato''.

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