Ungheria usa i gas contro i profughi al confine serbo

Ungheria: gas lacrimogeni contro profughi al confine serbo
Ungheria: gas lacrimogeni contro profughi al confine serbo

ROMA –  Grande tensione sul confine ungherese dove la polizia ha usato gas lacrimogeni contro i rifugiati stipati nel centro di accoglienza di Röszke. La tv magiara ha ripreso i momenti degli scontri: i gas contro un gruppo di 200 rifugiati che volevano parlare con un giornalista della Tv pubblica, quindi con un megafono la polizia ha radunato circa 300/400 migranti per placare i disordini.

L’eccezionale esodo di profughi siriani che tentano di entrare in Europa dal confine serbo-ungherese ha convinto il governo  – che sta per ultimare a giorni la costruzione del controverso muro di 175 km sul confine – a militarizzare l’area con l’invio di altri 2100 agenti, mentre si discute su come utilizzare l’esercito per contrastare gli arrivi di massa.

L’Ungheria vuole procedere anche alla chiusura dei campi profughi permanenti mentre le cifre dell’esodo, soprattutto siriani, ma anche iracheni e afgani, raccontano di 2mila tentativi di transito in un solo giorno. 7mila sono quelli rimasti bloccati dalla decisione della Macedonia di chiudere le frontiere: l’itinerario della speranza va dalla Turchia alla Macedonia, quindi la Serbia prima di provare ad entrare in Ungheria, porta d’Europa. Nel 2015 sono stati 100mila i migranti entrati in Ungheria e che hanno fatto richiesta d’asilo.

 

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