PARIGI – La premiere dame, Valérie Trierweiler, a fare la buona ci rimette: ha vinto la causa contro chi attentò alla sua vita privata, ma a pagare, 5000 euro di spese processuali, è lei. Ci ha messo un po’ a mettere la testa a posto e sfilare con sobrietà un passo indietro il compagno Monsieur Hollande. Nella causa che l’opponeva a Alix Bouilhaguet e Christophe Jakubyszyn autori della discussa biografia che la riguarda, “La Frondeuse” (anche l’editore è stato citato in giudizio), la successora di Carlà si è vista riconoscere vittima delle insinuazioni contenute nel libro.
Le si contestava una relazione con il deputato Ump Patrick Devedjian, anche lui ha fatto causa per gli stessi passaggi incriminati ma non ha vinto. Lei invece ha ottenuto 10 mila euro per i danni derivati dalla non veridicità delle informazioni e la conseguente diffamazione nei suoi confronti. Vinta la battaglia di principio Valérie ha rinunciato a procedere nella causa di diffamazione vera e propria. Scelta che le è costata le spese di un processo che comunque si è celebrato.