Vertice Ue: salta l’accordo a 27, intesa a 17

BRUXELLES – Sembra sfumare la possibilita’ di un accordo a 27 per la modifica dei Trattati: i leader Ue stanno ora lavorando a un accordo a 17.

A impedire l’intesa a 27 sarebbe stata la posizione assunta dalla Gran Bretagna.

Secondo le stesse fonti i leader si sarebbero ora concentrati sui contenuti delle modifiche da apportare ai Trattati. Un ulteriore tentativo per raggiungere un accordo a 27 potrebbe essere condotto nel corso della sessione di lavori programmata per la mattinata.

I leader starebbero anche discutendo della possibilita’ di concedere prestiti, su base bilaterale, al Fmi per un totale di 200 miliardi di euro allo scopo di rafforzare la potenza di fuoco del Fondo per eventuali interventi destinati a fronteggiare la crisi dei debiti sovrani Ue.

”Avremmo preferito un accordo all’unanimita”’, ha spiegato il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy – al termine dell’incontro di stanotte dei leader europei – sottolineando che questo pero’ ”non e’ stato possibile”.

Si e’ cosi’ deciso di concludere ”un accordo intergovernativo” tra i 17 paesi di Eurolandia piu’ altri 6, mentre altri due paesi non hanno potuto aderire perche’ vincolati a un’autorizzazione dei rispettivi parlamenti (si tratta di Svezia e Repubblica Ceca). Di fatto restano cosi’ volontariamente fuori solo Gran Bretagna e Ungheria.

I paesi che hanno sottoscritto ”si impegnano ad applicare le regole” del patto di bilancio – il cosiddetto ‘Fiscal Compact’ – ”come se fosse stato modificato il Trattato” che ”non e’ escluso si possa rivedere piu’ avanti”. Per ora – ha spiegato Van Rompuy – non ci sono strumenti di ”attuazione vincolante giuridica” ma un ”impegno importante di chi lo ha firmato”.

Perche’ partecipassero tutti e 27 ”sarebbe servita l’unanimita’ e questo non e’ stato possibile” ha ribadito il presidente del Consiglio europeo.

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