Wagner: la lunga marcia dei mercenari di Yevgeny Prigozhin, la guerra in Ucraina, al servizio di Vladimir Putin

Wagner: la lunga marcia dei mercenari di Prigozhin, la guerra in Ucraina, da Bucha a Bakhmut al servizio e contro Vladimir Putin

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 27 Agosto 2023 - 06:47 OLTRE 6 MESI FA
Wagner: la lunga marcia dei mercenari di Prigozhin, la guerra in Ucraina, da Bucha a Bakhmut al servizio e contro Vladimir Putin.

Wagner: la lunga marcia dei mercenari di Prigozhin, la guerra in Ucraina, da Bucha a Bakhmut al servizio e contro Vladimir Putin.

 Wagner: la lunga marcia dei mercenari di Yevgeny Prigozhin attraverso la guerra in Ucraina, da Bucha alla battaglia per Bakhmut al servizio e contro Vladimir Putin.

Sabato 24 giugno i mercenari della Wagner marciano verso Mosca. Ammutinamento fermatosi a circa 125 miglia dalla capitale dopo un accordo tra il leader del gruppo di mercenari, Yevgeny Prigozhin, e Putin, mediato dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

Vladimir Putin è al potere da 23 anni e mai si era vista la sua leadership messa in discussione da un terremoto di tale pericolo.

La comunità politica internazionale è stata per alcuni giorni con il fiato sospeso per i possibili contraccolpi, mentre la Polonia, membro della NATO, inviava al confine con la Bielorussia migliaia di truppe preoccupata della crescente minaccia rappresentata dai combattenti della Wagner.

Nelle settimane immediatamente precedenti all’evento, essi avevano addestrato militari bielorussi in un poligono militare a pochi chilometri dal confine. Lukashenko ha avviato le esercitazioni militari vicino al confine polacco sostenendo che erano destinati a contenere i combattenti Wagner nel caso volessero attaccare la Polonia.

Che cos’è il Gruppo Wagner?

Il Gruppo Wagner, società militare privata sotto il controllo di Prigozhin, appare sulla ribalta internazionale in Crimea dopo che questa era stata annessa dalla Russia e nella regione orientale del Donbass in Ucraina nel 2014.

La Wagner è anche presente in diversi conflitti in Medio Oriente e in Africa, compresa la guerra civile siriana, dove ha inviato truppe e armamenti.

Lo chef di Putin, come sovente viene definito Prigozhin per la sua attività ufficiale di catering a disposizione del dittatore russo, è un ex detenuto di 62 anni che inizialmente ha negato il suo coinvolgimento nell’esercito mercenario, salvo poi lo scorso anno rivendicarne con orgoglio il ruolo di fondatore.

Quando si sono uniti alla guerra in Ucraina?

Secondo il Ministero della Difesa britannico la Wagner è stata utilizzata in Ucraina il 28 marzo 2022, a poco più di un mese dall’invasione russa, quando le perdite russe hanno fortemente compromesso l’attacco iniziale.

Nicholas Drummond, consulente militare, ha dichiarato alll’Independent che la Wagner è stata coinvolta fin dall’inizio nell’attacco all’Ucraina, diventando in breve tempo fondamentale quando è stato evidente, alla fine di marzo, che l’invasione russa era fallita e che Putin usava Prigozhin come risolutore di problemi.

L’ex comandante della NATO, Hamish de Bretton-Gordon ha sottolineato il ruolo cruciale della Wagner nel rafforzare l’offensiva russa in quei territori e di come questi mercenari combattono senza limiti morali. Ai vertici dell’esercito o arruolati come truppe ci sono molti criminali comuni.

Il coinvolgimento di Wagner nell’invasione dell’Ucraina e la marcia verso Mosca

Crimea

Febbraio 2014: utilizzata la Wagner per annettere illegalmente alla Russia la penisola ucraina della Crimea, la più estesa penisola affacciata sul mar Nero e collegata all’Ucraina sudorientale dall’istmo di Perekop. Annessione che è stata condannata dai Paesi occidentali.

Kiev

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina iniziata nel febbraio del 2022, già a marzo alcuni rapporti di diverse agenzie di intelligence parlavano dell’invio da parte di Putin a Kiev di reparti speciali per eliminare Zelensky. Il pericolo ha indotto Kiev a rafforzare le sue difese, mentre le azioni della Wagner si spostavano principalmente sulle regioni orientali dell’Ucraina.

Bucha

Aprile 2022, il mondo scopre attraverso immagini raccapriccianti il massacro di Bucha dopo settimane di occupazione russa. Centinaia di corpi rinvenuti dopo il ritiro delle truppe in fosse comuni nella città a circa 16 miglia a nord-ovest di Kiev.

Dal Cremlino arriva, come sempre, la smentita di ogni suo coinvolgimento nel massacro di civili.

Il Der Spiegel ha riportato la notizia che il Bundesnachrichtendienst (BND), il servizio di intelligence tedesco, attraverso varie intercettazioni, avrebbe trovato prove del coinvolgimento della Wagner nel massacro.

Bakhmut

In un’area che Putin cerca di controllare, nel maggio 2022, la Wagner inizia un’offensiva contro le città di Soledar e di Bakhmut, nella provincia ucraina orientale di Donetsk, una regione che prima di essere devastata dalla guerra era un importante centro industriale.

Tra luglio 2022 e fine gennaio 2023, Prigozhin inizia a reclutare anche detenuti dalle carceri russe, senza porsi alcun problema sui crimini commessi, arrivando a 50mila nuovi mercenari assoldati.

Nel maggio 2023, dopo la caduta di Bakhmut, la Wagner inizia a ritirare le sue truppe dalla città.

Nella battaglia Bakhmut ci sono stati i combattimenti più feroci della guerra.

La marcia verso Mosca

Giugno 2023, Prigozhin afferma che la Wagner sia stata deliberatamente bombardata dalle truppe del Cremlino mentre lasciava Bakhmut. La denuncia arriva dopo varie dichiarazioni pubbliche in cui

Prigozhin accusava Mosca di aver lasciato i suoi soldati senza munizioni. Causa questa della morte di molti suoi uomini.

È la pubblica lotta di potere tra il ministero della Difesa russo e Prigozhin.

Prigozhin, venerdì 23 giugno, accusa il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, di aver ucciso molti suoi combattenti e di aver inventato bugie per giustificare il fatto che l’invasione dell’Ucraina ormai si trascina da mesi.

Dopo mesi di scontri verbali, il leader dei mercenari lancia un appello all’azione, incitando una ribellione armata diretta al Cremlino di Mosca iniziando così quella che definiscono la marcia della giustizia contro il potere militare corrotto e codardo di Mosca.

In poche ore, sabato 24 giugno, la Wagner occupa con successo i quartieri generali militari di Rostov e Voronezh abbattendo elicotteri e artiglieria russi. In serata arriva a nord fino a Yelets, a soli 125 chilometri da Mosca, prima che il colpo di Stato venisse improvvisamente annullato da Prigozhin, in seguito all’accordo con il Cremlino.

Bielorussia e oltre?

L’accordo raggiunto prevedeva il trasferimento degli uomini della Wagner in Bielorussia in cambio della caduta delle accuse contro di loro relative alla rivolta.

Putin dichiara pubblicamente che per l’esercito mercenario le opzioni erano più di una: trasferirsi in Bielorussia, passare sotto il comando del Ministero della Difesa o tornare alle loro famiglie.

Dopo il tentativo di ribellione di giugno e la consegna delle armi alle forze di difesa di Mosca, migliaia di mercenari Wagner sono arrivati in Bielorussia. Molti si troverebbero in un campo vicino ad Asipovichy, una città a circa 230 km a nord del confine ucraino, mentre immagini satellitari dimostrerebbero anche l’arrivo di circa 700 veicoli, insieme ad attrezzature da costruzione. Altri mercenari, invece, avrebbero contribuito all’addestramento delle truppe bielorusse in un poligono militare vicino alla città di Brest.