Web tax, critiche dall’Ue: “Contraria alle libertà fondamentali”

Web tax, critiche dall’Ue: “Contraria alle libertà fondamentali”

BRUXELLES – L’Unione Europea critica la Web Tax prevista dalla legge di stabilità: così com’è formulata sembra “contraria alle libertà fondamentali e i principi di non-discriminazione dei trattati”.

L’accusa arriva da Emer Traynor, portavoce del Commissario europeo per la fiscalità e l’unione doganale Algirdas Semeta. “Invitiamo il governo italiano ad assicurare che ogni nuova misura legislativa sia appieno compatibile con il diritto europeo”, ha detto Traynor nelle stesse ore in cui Montecitorio si appresta a dare il via libera definitivo alla legge di stabilità. Bruxelles dovrà analizzare il testo finale “prima di dare un’opinione definitiva. Tuttavia, abbiamo seri dubbi sull’emendamento per come si presenta attualmente”.

L’emendamento, proposto dal Pd ma criticato dallo stesso segretario, Matteo Renzi, prevede che i giganti del web che fanno pubblicità online aprano una partita Iva in Italia. La nuova tassa dovrebbe servire a costringere le multinazionali come Google o Amazon a domicilarsi fiscalmente in Italia, e non in paradisi fiscali come Irlanda o Lussemburgo.