2 giugno, Festa della Repubblica: sfilano medici e sanitari dopo il Covid, ma lo slogan è sulla guerra in Ucraina

Oggi, giovedì 2 giugno, si torna a festeggiare pubblicamente la Festa della Repubblica italiana dopo due anni di restrizioni legate alla pandemia di Covid. E per la prima volta nella storia della Repubblica alla parata partecipano anche esponenti delle professioni sociosanitarie, con in testa il ministero della Salute.

Un modo per celebrare la rinascita del Paese dopo l’emergenza coronavirus Sars-CoV-2, con la manifestazione che torna ai Fori imperiali.

2 giugno, Festa della Repubblica senza dimenticare la guerra in Ucraina

Ma c’è un’altra emergenza in corso, la guerra in Ucraina, e lo slogan scelto per la parata è “Insieme a Difesa della pace”.

Sfilano oggi in oltre cinquemila, tra personale militare e civile, ma anche 170 cavalli e 22 elicotteri e mezzi pesanti, mentre i cieli vengono solcati dal tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori.

2 giugno, Festa della Repubblica: sfilano anche medici e sanitari

Alla festa della Repubblica si uniscono dunque i rappresentanti di oltre 1,5 milioni di professionisti della sanità – medici, medici veterinari, infermieri, farmacisti, ostetriche, tecnici sanitari, professioni della riabilitazione e della prevenzione, chimici, fisici, biologi, psicologi, assistenti sociali – un centinaio in tutto, che sfileranno davanti alle massime autorità nazionali a testimonianza del loro impegno nel combattere il Covid.

Il programma della parata del 2 giugno 

La giornata del 2 giugno è iniziata con l’alzabandiera solenne presso l‘Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica che ha poi passato in rassegna i Reparti lungo viale delle Terme di Caracalla.

Alle 10 è partita la sfilata, aperta da una rappresentativa di sindaci con la fascia tricolore. L’altra novità di quest’anno è il passaggio di un elicottero del 118, proprio a simboleggiare tutti coloro che sono stati impegnati in prima linea contro la pandemia.

Dalle tribune, sempre affollate, ad assistere le più alte cariche istituzionali, a cominciare dal presidente Sergio Mattarella e dal presidente del Consiglio Mario Draghi, all’esordio ai Fori.

Osservatori particolarmente attenti proveranno ad indovinare se tra i veicoli e le armi che passeranno in rassegna ce ne sia qualcuno della famosa lista ‘top secret’ del materiale inviato a sostegno della resistenza di Kiev che sta combattendo contro l’invasione russa. 

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