2021 Fuga da Roma Capitale. Sfida Raggi-Boschi per la poltrona di sindaco?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2019 - 12:10 OLTRE 6 MESI FA
Roma, sfida Raggi-Boschi nel 2021?

Maria Elena Boschi e Virginia Raggi

ROMA – Nel 2021 a Roma assisteremo a cose che noi umani non potremmo nemmeno immaginare? In effetti, dopo il “marziano” Ignazio Marino, non è più consigliabile escludere a priori nessuna soluzione in apparenza fantascientifica, tipo un duello tutto al femminile per la poltrona di sindaco. Una rediviva Virginia Raggi contro il volto simbolo di Italia Viva Maria Elena Boschi.

Non male da un punto di vista mediatico, più complicato da quello politico stanti la debacle reputazionale della sindaca grillina di una città sommersa dai rifiuti e il peso specifico del nuovo partito di Renzi, accreditato di un misero 5% di stima. E tuttavia… 

Renzi punta il Campidoglio

Con “Il bullo non impara mai, sogna la Boschi sindaco di Roma”, Luca Telese su La Verità è il più convinto di quella che adesso appare come una mera suggestione. Ma anche il Messaggero, a proposito dell’appuntamento romano della kermesse di Italia Viva al cinema Adriano, aveva dato un titolo alle intenzioni nemmeno troppo nascoste di Renzi e dei suoi. “Italia Viva punta sul Campidoglio”, dilungandosi peraltro sul ruolo di primo piano assunto proprio dalla Boschi. 

L’abbraccio di Grillo a Raggi: “Una guerriera”

Durante la festa a Napoli dei dieci anni di vita del Movimento, non poteva passare inosservata la presenza di Virginia Raggi sul palco dei big di M5S. A dispetto del pollice verso da parte dell’opinione pubblica, la sindaca resta un beniamino M5S, con Beppe Grillo nelle vesti di capo claque. L’ha abbracciata sul palco gridando agli attivisti: “È una guerriera, applauditela”. Lo stesso Grillo che l’ultimo vaffa l’ha riservato ai militanti che sanno solo dire “allora il Pd…”. Fare uno più uno sarebbe facile.

Ma una spia che al Pd anche Zingaretti ci stia pensando la offre l’irritazione del solito Carlo Calenda, che per non morire grillino il Pd lo ha abbandonato. “Altro che secondo mandato, il peggior sindaco della storia di Roma dovrebbe dimettersi subito”, ha dichiarato a proposito di Virginia Raggi, in una intervista a Repubblica. “Sostenere il contrario – spiega Calenda, ex Pd -, come ha fatto Zingaretti, è molto grave. La scusa che deve restare sennò vince Salvini è assurda. Ormai in questo Paese non si può più fare un’elezione. Basta!”. (fonti Il Giornale, La Verità, Il Messaggero)