25 aprile, Beppe Grillo: “I partigiani? Forse si metterebbero a piangere. Forse riprenderebbero la mitraglia”

ROMA, 25 APR – ”Nel 1945 tornavamo liberi con le armi in pugno, così pensavano i nostri nonni e i nostri padri che combatterono e persero la vita. Volevano un’Italia libera, unita e democratica. Speravano per i loro figli possibilità inimmaginabili. Mentre morivano, sognavano un futuro migliore. La vita valeva poco e però non aveva prezzo. Oggi, 25 aprile, se i partigiani potessero levarsi dalle tombe resterebbero sgomenti per lo scempio che si troverebbero davanti”. Lo scrive sul proprio blog Beppe Grillo che ancora una volta critica senza mezzi termini ”un’Italia senza sovranità economica, appaltata alla BCE e alle agenzie di rating” e un Parlamento fatto di ”senatori e deputati collusi con la mafia, con la camorra, con la ‘ndrangheta”.

Si tratta per il leader delle cinque stelle di ”un Paese senza sovranità popolare, con l’elezione a tavolino dei parlamentari da parte di pochi segretari di partito. Un Parlamento immorale, peggio di quello fascista che almeno non si nascondeva dietro alla parola democrazia”. E’, ancora, ”un Paese senza informazione, ormai lurida appendice dei partiti. L’immagine cadente di Fini, Monti, Napolitano e Schifani – conclude Grillo – rappresenta l’Italia. I vecchi occhi dei partigiani guarderebbero smarriti un deserto. Forse si metterebbero a piangere. Forse riprenderebbero in mano la mitraglia”.

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