ROMA – Arrivano gli 80 euro al mese per quelli che hanno un stipendio tra 1.100 euro e 1.500 al mese, ovvero per i redditi da 17.000 a 24.500 euro all’anno. Sono le novità contenute nella bozza del decreto legge “Irpef” a cui sta lavorando il governo Renzi.
Per chi ha uno stipendio sotto i 1.100 al mese ci sarà un beneficio pari al 5% del reddito. Sopra i 1.500 al mese ci saranno briciole, un piccolo beneficio che si annulla via via coll’aumentare del reddito, fino alla soglia massima di 28.000 euro.
Insieme al bonus Irpef arriverà anche il taglio dell’Irap, ora al 3,9%, che scenderà al 3,75% nel 2014 e al 3,5% nel 2015.
Come verranno finanziate queste misure? Per esempio con tagli per 2,4 miliardi in due anni alla Sanità. La stessa bozza del decreto Irpef prevede un taglio di fondi al Servizio Sanitario Nazionale per 868 milioni quest’anno e per 1,5 miliardi dal 2015. O con l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie al 26% e la reintroduzione dell’Imu sui fabbricati rurali ad uso strumentale.
Tornando agli 80 euro, saranno un “credito”, in pratica un bonus, che sarà riconosciuto ai contribuenti per ridurre l’Irpef: sarà del 3,5% per i redditi fino a 17.714, si attesterà a 620 euro tra questo valore e 24.500 euro; scenderà progressivamente fino alla soglia dei 28.000 euro.
Il bonus riconosciuto ai contribuenti salirà a 950 euro per la fascia tra i 19.000 e i 24.500 euro nel 2015, quando si spalmerà per l’intero anno. Sotto questa soglia il beneficio sarà del 5% sul reddito, mentre sopra questo scaglione è previsto un decalage.