PESCARA – Venticinque avvisi di garanzia, nei confronti del presidente della Giunta, Gianni Chiodi, di quello del Consiglio, Nazario Pagano e di altre 23 persone, tra assessori e consiglieri. Scoppia in Abruzzo lo scandalo spese pazze. La Procura di Pescara indaga infatti per i reati di peculato, truffa aggravata e falso ideologico riguardo a rimborsi per una serie di missioni istituzionali.
Ad occuparsi dell’inchiesta sono i sostituti procuratori Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli. Le indagini sono iniziate un anno e mezzo fa riguardano il triennio 2009-2012. Stando agli accertamenti gli indagati avrebbero richiesto indebiti rimborsi per viaggi istituzionali in diverse regioni, tra cui il Lazio, la Liguria, la Lombardia, il Veneto.
Alcuni di queste trasferte non sarebbero state contemplate o giustificate, in altre occasioni gli esponenti politici di centrodestra finiti sotto inchiesta sarebbero andati in luoghi diversi da quelli indicati. Gli inquirenti hanno inoltre riscontrato diverse irregolarità nelle fatture di rimborso spese.
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