Adozioni gay, Vladimir Luxuria contro la Meloni: “Tu abbandonata da padre etero”

Adozioni gay, Vladimir Luxuria contro la Meloni: "Tu abbandonata da padre etero"
Giorgia Meloni, Vladimir Luxuria

ROMA – “Spero che nessun bambino venga abbandonato da un padre a 12 anni come è successo alla vostra Giorgia Meloni. Con questo tweet al vetriolo l’ex deputata di Rifondazione Comunista, Vladimir Luxuria, ha riacceso la polemica sulle adozioni gay.

Luxuria è intervenuta in risposta ad un utente che le aveva chiesto di esprimere una posizione riguardo alla campagna che il partito della Meloni, Fratelli d’Italia, ha ingaggiato contro le adozioni gay dopo la sentenza del tribunale di Roma. Il manifesto, che sfruttava senza permesso una foto di Oliviero Toscani, difendeva il “diritto di un bambino ad avere un padre e una madre”. Iniziativa che ha fatto infuriare lo stesso fotografo che ha minacciato querele. Ma Luxuria ha decisamente alzato i toni, colpendo la Meloni sul personale.

L’attacco, come era prevedibile, ha scatenato una nuova ondata di polemiche a colpi di tweet. La prima a difendersi è stata la stessa Meloni:

“So bene quanto crescere senza padre o madre sia terribile. Usare le vicende personali per attaccare politicamente è schifoso”.

Segue una lunga lista di interventi solidali. La portavoce nazionale Ncd, Barbara Salmartini ha definito “ignobile l’utilizzo della vita privata per attaccare la Meloni”, mentre Ignazio La Russa ha chiesto a Luxuria di scusarsi con la presidente di Fratelli d’Italia. Il collega di partito, Fabio Rampelli, si domanda se anche “questo personaggio potrebbe diventare madre”. ”Inqualificabile” il comportamento di Luxuria anche per Carlo Giovanardi (Ncd). Secco il tweet del leader de La Destra, Francesco Storace: “Da Luxuria un attacco inumano e ipocrita, Solidarietà alla Meloni”.

Alla pioggia di accuse Luxuria ha risposto dai microfoni de La Zanzara, tutt’altro che pentita:

“Non ho offeso chi è stato abbandonato ma ho accusato CHI ha abbandonato – ha precisato – Voi dovreste invece chiedere scusa ai gay e lesbiche con figli”.

L’intento del suo attacco, ha spiegato, era di dimostrare che genitori etero non sono necessariamente migliori di quelli omosessuali:

“Ho toccato il vostro nervo scoperto: cioè che non è vero che basta essere etero per essere buoni genitori. Non devo delle scuse a nessuno – ha concluso – Siate pronti perché ogni volta che voi ci attaccherete noi vi attaccheremo, anche sul personale, perché siamo stufi”.

 

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