Afghanistan. La Russa: “A Kabul per salvare nostre città”

Ignazio La Russa

“Se ci concentriamo sull’Afghanistan è perché‚ siamo consapevoli che è da lì che si contrasta l’espansione del terrorismo nelle nostre città. Stiamo in Afghanistan per impedire che torni ad essere il trampolino di lancio dei terroristi”. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, in un’intervista alla Stampa, ribadisce il senso della missione italiana in Afghanistan e spiega come cambierà l’impegno nel 2010.

“Progressivamente – rivela – a Herat s’innalzerà il numero dei nostri soldati. Come è noto, saranno mille in più. Contestualmente, viste le decisioni degli organismi internazionali, ridurremo l’impegno in altre missioni. Scenderemo di duecento soldati in Libano e forse, entro l’anno, anche del doppio. Nel corso dell’anno, inoltre, ridurremo di mille unità la presenza in Kosovo”.

In particolare, a Kabul, “non cambia la missione, nè il territorio che ci è stato assegnato. Muta però l’approccio – sottolinea – avvicinandosi al nostro, e cioé un lavoro contestuale tra sicurezza e ricostruzione. Noi italiani abbiamo sempre insistito sulla necessità di farci amici i capivillaggio e le popolazioni. Restiamo dunque nella zona Ovest, che sarà tutta di responsabilità italiana, salvo una fascia meridionale assegnata agli americani, e ci siamo opposti a nuove enclave americane”.

Gestione cookie