La Russa: “Presto rinforzi in Afghanistan, avremo 4000 soldati sul campo”

Pubblicato il 18 Maggio 2010 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA

Ignazio La Russa

All’indomani dell’attentato in Afghanistan costato la vita a due militari italiani il ministro della Difesa Ignazio La Russa conferma l’impegno militare del nostro Paese e annuncia l’invio di rinforzi. Intervenendo a ‘La telefonata’, su Canale 5, il ministro ha confermato l’aumento numerico del contingente italiano: “Entro fine anni avremo un contingente italiano di poco inferiore ai 4.000 uomini”. Attualmente, sul campo, sono presenti circa 3.300 soldati.

Quindi La Russa ha fatto il punto della situazione. A suo giudizio i talebani non sono più forti in Afghanistan, ma, per il governo Karzai e le forze internazionali, “la strada non è in discesa”. “In realtà – ha detto La Russa – noi ci accorgiamo di quello che succede in Afghanistan tutte le volte che c’é un fatto luttuoso, tragico. Nella quotidianità, quello che sta succedendo in Afghanistan è che il piano McChrystal va avanti e cioé si assiste ad un maggiore controllo del territorio” da parte delle forze della Nato, “una più stretta collaborazione con i cittadini afgani, che è un po’ il succo del piano” del generale americano, comandante della missione Isaf.

Secondo La Russa, “questo comporta da parte dei talebani una reazione fatta di attentati terroristici subdoli, vigliacchi, che sono tipici di chi comincia ad essere fortemente in difficoltà”. Quindi non è vero che stanno diventando sempre più potenti? “No, gli osservatori non lo dicono, non è così”, ha risposto il ministro della Difesa. Certo non è una situazione in discesa” per le forze della Nato perché “pur avanzando, pur essendo più forte il controllo del territorio, molto più forte che in passato, e pur prevedendo che questo incrementi la possibilità di controllo da parte del governo afgano, non è sicuramente una strada in discesa.

Però – ha proseguito La Russa – il progetto del piano McChrystall di arrivare entro il 2013, partendo dal 2011, ad affidare completamente agli afgani il contrasto del terrorismo è un progetto che sta andando avanti. Noi siamo assolutamente fiduciosi che si possano rispettare quei tempi: fare dei passi indietro significherebbe dare una mano di aiuto troppo forte al terrorismo e a chi non vuole la pace”. Il ministro la Russa ha poi ribadito il “cordoglio e la vicinanza” ai caduti, ai feriti e ai loro familiari: bisogna “far sentire a chi in Afghanistan ogni giorno fa il proprio dovere che l’Italia è molto consapevole del fatto che sono lì per tenere lontani dalle nostre case i pericoli del terrorismo”.

Poche ore più tardi, parlando alla Camera dei deputati, il ministro della Difesa ha ribadito l’impegno italiano in Afghanistan: “Fintanto che ci saranno missioni internazionali, si potrà discutere del numero dei militari da schierare, ma non delle risorse necessarie a garantire loro il massimo della sicurezza”. Secondo La Russa è  “inderogabile mantenere le dotazioni ai più elevati livelli qualitativi per rispondere alle esigenze di maggiore sicurezza a fronte degli accresciuti rischi del teatro afgano”. Ad avviso del ministro occorre continuamente “aggiornare i sistemi di difesa alla minaccia attuale e a quella ipotizzabile in futuro”.