Matteo Miotto e lo stemma sabaudo sul tricolore: l’ultimo giallo sulla morte dell’alpino

La foto di Matteo Miotto con il tricolore con lo stemma sabaudo

Uno stemma sabaudo campeggiava sul tricolore italiano di un carro armato italiano impegnato in operazioni di guerra in Afghanistan. Risulta da una foto appartenente al caporalmaggiore Matteo Miotto, il militare che ha perso la vita ucciso da un cecchino durante uno scontro a fuoco il 31 dicembre scorso.

Blitz Quotidiano ne aveva già parlato il 4 gennaio, pubblicando entrambe le foto, quella diffusa dall’agenzia di stampa Ansa, senza lo stemma, fornita dallo stesso caporale, e quella del padre di Miotto, con lo stemma.

Quella foto, o meglio, quelle due foto uguali in tutto e per tutto tranne che in un particolare, come nei migliori giochi della vecchia Settimana Enigmistica, ritraggono l’alpino a bordo di un cingolato mentre sventola il tricolore con la scritta Thiene, il paese in provincia di Vicenza in cui era nato. Ma in una delle due foto, quella diffusa dal padre Francesco Miotto, oltre alla scritta, sulla banda bianca al centro del tricolore c’è, appunto, lo stemma sabaudo.

Ricordo di una monarchia che l’Italia non vuole ricordare, ma che, soprattutto, molto stride con le attuali celebrazioni dei centocinquant’anni dell’Unità, della Giornata del tricolore – tricolore senza stemmi.

Oggi, 7 gennaio, mentre il capo dello Stato Giorgio Napolitano, a Reggio Emilia, apre le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, il caso ritorna sui giornali, inserendosi nel tira e molla di versioni sulla morte di Matteo Miotto fornite dal ministro della Difesa Ignazio La Russa.

C’è chi parla di ritocchi fatti prima che la foto venisse data alla stampa, ma l’Ansa nega, scrivendo, in una nota, che “la foto con il Tricolore senza stemma monarchico è stata inviata alle agenzie e ai giornali dall’ufficio stampa dell’Esercito, che ha poi spiegato come quella foto fosse stata fornita dallo stesso Matteo un paio di mesi prima a corredo della sua ‘lettera aperta’ dall’Afghanistan pubblicata in occasione della festa delle Forze armate, il 4 novembre”.

[gmap]

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie