NAPOLI – Concetta “Titty” Astarita si è candidata nelle liste del Movimento civico maranese, alleato con la Lega di Salvini, e per questa ragione ci sta rimettendo la carriera di capitano sui campi di calcio femminile.
Concetta gioca infatti nell’Afro United Napoli, squadra in procinto di iscriversi al campionato regionale di calcio di categoria femminile. Essendosi candidata in una lista a sostegno di una coalizione comprendente la Lega per il candidato sindaco Rosario Pezzella a Marano, grosso comune dell’hinterland napoletano da oltre 800 giorni senza un sindaco regolarmente eletto, è stata messa fuori dalla squadra.
La vicenda ha suscitato diverse polemiche ed è intervenuto anche Salvini. La ragazza ha ricevuto la solidarietà delle altre compagne di squadra: ciò non basta però a far reintergrare la giovane.
A spiegarlo è Pietro Spaccaforno, dirigente di AfroNapoli, a La Zanzara su Radio 24. “Non torniamo indietro: o la Astarita lascia Salvini o con noi non può stare”. “Salvini è un pericolo per l’Italia, tutto quello che di peggio c’è oggi per il Paese”. “La ragazza si è autoesclusa”, ha detto ancora Spaccaforno. “Le altre ragazze, se appoggiano Titty non hanno capito niente del nostro progetto”.
D’altronde la squadra punta sul concetto di multietnicità, lo si comprende anche dal nome. In un comunicato Facebook l’AfroNapoli, nei giorni scorsi, aveva spiegato:
“L’Afro-Napoli United non è una squadra come le altre, non ne abbiamo mai fatto mistero. La nostra realtà nasce come progetto di inclusione e integrazione per dare voce a un’Italia multietnica che già esiste e che quotidianamente è oggetto di discriminazioni e razzismo vedendosi negare diritti, uguaglianza, opportunità”.
“Che compatibilità può esistere fra l’Italia dell’amministrazione leghista di Lodi che nega la mensa scolastica ai figli degli immigrati più poveri e l’Afro-Napoli? La scelta di Titty Astarita ci ha lasciato perciò esterrefatti. Ci addolora la sua perseveranza nel rifiutare il passo indietro da noi richiestole, soprattutto perché dopo un anno di partecipazione alle vicende dell’Afro-Napoli, in un ruolo chiave di rappresentanza, le dovrebbe essere stato chiaro che quella candidatura la poneva automaticamente fuori dal perimetro dell’idee-guida che sono alla base del nostro sodalizio”.