ROMA – Elezioni, Mario Monti prepara l’agenda elettorale: sabato o domenica dà l’annuncio della sua (ri)discesa in campo e nel suo discorso illustrerà il manifesto programmatico che sta scrivendo in questi giorni, da far sottoscrivere ai centristi che lo vogliono sostenere (ma Monti vuole pochi politici nella corsa). Dirà anche, probabilmente sempre nel week end, quali sono le modalità della sua candidatura: lista unica a sostenerlo o quattro liste distinte ma “confederate”? Quindi ci sarà la scelta dei candidati, da concordare con le varie forze interne alla coalizione “per Monti”, e già si fanno i primi nomi, da Emma Marcegaglia a Corrado Passera fino a Italo Bocchino e Oscar Giannino. Infine la campagna elettorale in prima persona, con partecipazioni ai vari talk show. E se dovesse vincere? Allora via a “riforme epocali”.
Eccola l’agenda Monti, che è tutta in divenire. Nel week end, come detto, si dovrebbero intanto sciogliere le riserve del se Monti si candida (la risposta sembra ormai scontata ma manca l’ufficialità) e del come Monti si candida. Lista unica o quattro liste separate e “confederate”? Intanto, dice chi gli è più vicino, Monti sta preparando la sua agenda, il suo programma, da sottoporre poi alle varie forze centriste che correranno con lui. Un’agenda programmatica che si basa su un nocciolo granitico: “servono riforme epocali”, ha detto ai suoi collaboratori.
Nel programma Monti inserirà anche riforme costituzionali, “perché ormai la macchina dello Stato ha bisogno di essere messa al passo dei tempi”; un’ulteriore riforma delle amministrazioni centrali e un pacchetto di liberalizzazioni “più incisive di quelle finora immaginate”.
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