Aggressione Berlusconi, Ghedini: lesioni gravi e non semplici

«Le lesioni riportate da Silvio Berlusconi dopo l’aggressione a piazza Duomo, il 13 dicembre, sono più lievi di quelle ipotizzate dal suo medico personale», scrivono oggi alcuni quotidiani.

A replicare è l’avvocato del premier, Niccolò Ghedini:  «In relazione agli articoli apparsi quest’oggi su alcuni quotidiani riguardanti le lesioni patite dal presidente Berlusconi nell’aggressione subita da Tartaglia, si deve osservare come le notizie riportate siano sostanzialmente erronee ove si prospetta che i consulenti del pm avrebbero rilevato soltanto lesioni semplici di cui all’articolo 582 c.p.».

«In realtà – afferma l’avvocato – le conclusioni dei consulenti sono del tutto diverse. Come si legge testualmente nella consulenza, la malattia derivante dalle lesioni è da individuarsi come superiore a 20 giorni ed a oggi non superiore a 40 giorni pur prevedendosi espressamente che il seguito delle ulteriori cure dentarie: “indurrà” inevitabilmente una ripresa dello stato di malattia e svariate saranno le sedute nello studio odontoiatrico».

«Ma in particolare – conclude Ghedini – i consulenti tecnici hanno riconosciuto la sussistenza dell’ipotesi di cui all’art. 583 c.p. ovvero le lesioni gravi punite da 3 a 7 anni, poiché “nella fattispecie sussiste indebolimento permanente dell’organo della masticazione”».

Gestione cookie