Aggressione Berlusconi, Tartaglia chiede il rito abbreviato

Pubblicato il 11 Marzo 2010 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA

Massimo Tartaglia

La difesa di Massimo Tartaglia, l’uomo che ha aggredito lo scorso dicembre il premier Silvio Berlusconi con una statuetta souvenir del Duomo di Milano, ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato.

La richiesta è stata depositata dall’avvocato Daniela Insalaco al gip di Milano Cristina Di Censo.

Tartaglia,  che è accusato di lesioni gravi, con l’aggravante della premeditazione e di aver agito contro un pubblico ufficiale, ha chiesto di essere giudicato con il rito alternativo che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.

La difesa, però, non ha condizionato la richiesta di abbreviato ad alcuna testimonianza o perizia. E’ stato già indicato il giudice dell’udienza preliminare, che è il gup Luisa Savoia. L’uomo, perito elettrotecnico di 42 anni, aveva colpito il premier al volto con un souvenir lo scorso 13 dicembre ed era stato subito bloccato e messo in carcere.

Nel corso di due mesi di indagine, poi, erano state disposte due consulenze, una pischiatrica sull’aggressore voluta dalla difesa e un’altra della Procura di Milano per stabilire il tipo e l’entità delle lesioni riportate dal presidente del Consiglio. Era stata proprio la consulenza psichiatrica, che accertava l’infermità mentale di Tartaglia, a far sì che venisse accolta, in parte, dal gip un’istanza dei difensori.

L’aggressore era così passato, i primi di febbraio, dal regime detentivo nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Carlo agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica, dove si trova tuttora. Lo scorso 12 febbraio il procuratore aggiunto Armando Spataro aveva chiesto per lui il giudizio immediato ed era stata fissata un’udienza il 7 maggio per il processo col rito ordinario. Con la richiesta di abbreviato, invece, il gup dovrà fissare una data per l’udienza.