Romano alza il muro contro gli Ogm e fa retromarcia rispetto alle scelte di Galan

Pubblicato il 4 Aprile 2011 - 20:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Mentre la bistecca “fotocopia” potrebbe già essere nelle nostre tavole, dopo il fallito accordo in Europa, e il latte di Franken-vacca dalla Cina bussa all’Occidente, il governo italiano cambia strategia sugli Ogm.

”Mi impegno ad alzare un muro altissimo per bloccare l’invasione dell’Ogm che sta mettendo in crisi le nostre produzioni”, ha detto il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano intervenendo a Catania all’Assemblea regionale del Movimento di Responsabilità nazionale il 2 aprile scorso.

”Dobbiamo fare di tutto per difendere i nostri prodotti di qualita’ per tutelare così anche i nostri mercati. Impediremo che gli ogm possano avere spazio nel nostro mercato. Non ci potrà essere competizione se diamo libero accesso ai prodotti che possono essere realizzati ovunque. La nostra agricoltura va difesa anche con meccanismi di tutela, quindi con l’etichettatura e dicendo ‘no’ agli ogm”, ha aggiunto.

Romano di fatto così ha ribaltato la politica finora portata avanti dal suo predecessore Giancarlo Galan, da breve traslocato ai Beni culturali, che si era invece reso disponibile alla coesistenza delle colture e aveva aperto, ma non troppo, agli organismi geneticamente modificati

Il ‘no’ del ministro delle politiche agricole Saverio Romano alle coltivazioni transgeniche ”è importante; ora si scelga la tecnica della selezione assistita dei marcatori (Mas)”, ha commentato Mario Capanna, presidente della Fondazione Diritti Genetici. ”Riteniamo importante  la chiara presa di posizione del neo-ministro Romano sugli Ogm e condividiamo la sua decisione di difendere la qualità dell’agroalimentare del nostro Paese escludendo le coltivazioni transgeniche”.

”Siamo d’accordo con il suo deciso no agli Ogm poiché riteniamo che il futuro dell’agricoltura italiana sia nel migliorare costantemente la qualità dei nostri prodotti, e non nella scelta di una strada, come quella delle coltivazioni transgeniche, rischiosa e non condivisa dai cittadini”. Il futuro delle biotecnologie, secondo Capanna, ”non sono gli Ogm, tecnologia ormai obsoleta, ma la Mas, la selezione assistita da marcatori, un’alternativa sostenibile per l’ambiente e che non genera conflitti dal punto di vista sociale”. La selezione assistita da marcatori, nota anche come Mas (dall’inglese Marker Assisted Selection), è una tecnica di selezione genetica applicata alle piante e agli animali che permette di migliorare caratteri d’interesse (produttività, resistenza a stress) attraverso l’impiego di marcatori morfologici biochimici e genetici.