Albenga (Savona), sindaco vuole le case chiuse: “Le prostitute sarebbero tutelate”

Pubblicato il 13 Giugno 2010 - 19:41| Aggiornato il 13 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

prostituteIl sindaco di Albenga, in provincia di Savona, vuole riaprire le case chiuse, “dove le prostitute possono esercitare la loro professione liberamente, censite, controllate e quindi senza costrizioni da parte delle organizzazioni criminali”.

Rosalia Guarnieri, primo cittadino leghista vuole andare sino in fondo al problema che ha acceso il dibattito politico subito dopo la visita del ministro Maroni in prefettura a Savona: “Le prostitute a questo punto potranno essere monitorate anche dal punto di vista sanitario e credo che sia una buona cosa anche per chi le frequenta”.

Il sindaco risponde così anche alle critiche del consigliere di opposizione Simona Vespo (Pd) che dice: “Chi chiede l’istituzione di case chiuse o strade a luci rosse difende soprusi e violenze sulle donne. Mercificare il corpo femminile va contro i principali valori cristiani e spero che il Comune apra al più presto lo sportello contro la violenza sulle donne”.

La Guarnieri le risponde però che “lo sportello contro la violenza già esiste ed è operativo presso la sede della Provincia di Savona ed è improponibile aprire doppioni. Più logico sostenere il centro d’ascolto della Caritas diocesana”.