Alemanno: "Volevo la patrimoniale, non sono riuscito a convincere Berlusconi"

ROMA, 25 NOV – Berlusconi sarebbe ancora al suo posto se avesse fatto la patrimoniale? ''Io gliel'ho detto piu' volte, ho sostenuto questa idea. Ma la gran parte del mio partito e' contraria. Non so perche'''. Cosi' il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ospite di 'Piazzapulita'.

''Tra l'altro – ha aggiunto – c'e' stata un'apertura sull'Ici sulla prima casa, ma non sulla patrimoniale. Credo che sia un problema ideologico, 'non mettere un'altra tassa'. Ma qui si tratta di spostare il peso fiscale dalle imprese e i lavoratori, che pagano troppo, ai patrimoni. Io, anche in difformita' con quello che pensa il Pdl, penso che la patrimoniale serva. Anche perche' abbiamo un sistema fiscale squilibrato che non prende quasi nulla sui patrimoni e tutto sui redditi da lavoro dipendente e dalle imprese. Questo vuol dire che chi fa economia reale paga fino a 50% e piu', e chi non la fa paga pochissimo, se non nulla. Questa e' la riforma fiscale da fare. Altro e' quella tipo 'Dottor Sottile' – ha aggiunto riferendosi ai prelievi dai conti correnti – Sara' Mario Monti a dirci se e' indispensabile. Bisogna capire se siamo in grado di salvarci senza misure drastiche. Monti, tornando da Bruxelles, ce lo dira'''.

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