Alessandro Di Battista e le 3 cose da fare subito: reddito di cittadinanza e…

Alessandro Di Battista e le 3 cose da fare subito: reddito di cittadinanza e...
Alessandro Di Battista e le 3 cose da fare subito: reddito di cittadinanza e… (foto d’archivio Ansa)

ROMA – “Noi 3 cose dobbiamo fare immediatamente: la prima è il reddito di cittadinanza, che, lo ripeto ancora, non è una misura assistenzialista ma una manovra economica. La seconda è la creazione di una banca pubblica di investimento per dare credito alle imprese. E poi occorre un piano di opere pubbliche senza precedenti. Questa storia del M5S contrario alle opere pubbliche è una balla colossale. Siamo contrari alle opere inutili (TAV, Ponte sullo stretto etc etc), non alle opere pubbliche”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista sulla sua pagina Facebook.

“Nessuno del M5S ha mai pensato di far fallire le banche. Allo stesso tempo se le ‘salviamo’ con i denari pubblici quelle banche devono diventare pubbliche, devono appartenere al Popolo italiano. Vi sembra populista questo? Bene allora in Germania, dove esiste una banca pubblica di investimento che dà credito alle imprese sono tutti populisti” afferma il deputato che lega la questione ai dati “drammatici” sulla disoccupazione giovanile. “L’Italia è il paese europeo con il numero più alto di giovani che non solo non hanno lavoro ma che hanno addirittura smesso di cercarlo” dice mentre ricostituendo una banca pubblica che concede credito alle imprese “migliaia di imprenditori se riuscissero ad accedere al credito (il credito è un diritto) riavvierebbero le loro attività e assumerebbero ad occhi chiusi. Magari assumerebbero proprio quei giovani che prendono il reddito di cittadinanza e che sarebbero, giustamente, obbligati ad accettare la proposta di lavoro (altrimenti perderebbero il sussidio)”.

Quanto al terzo punto: “Occorrono strade, ferrovie, ponti, occorre occuparsi del territorio (vedrete in autunno i disastri che faranno le alluvioni). Occorre mettere in sicurezza centinaia di migliaia di edifici, i terremoti in Italia non sono eventi eccezionali purtroppo” ricorda il deputato convinto che “tutto questo rilancerebbe l’economia, darebbe lavoro alle imprese, creerebbe occupazione. E’ evidente che il tutto si dovrà accompagnare ad un pacchetto anti-corruzione durissimo perché le opere pubbliche in Italia costano il doppio rispetto agli altri paesi europei. I soldi ci sono, le leggi le abbiamo depositate da anni. I piani li abbiamo sviluppati (abbiamo scritto un piano energetico nazionale capace da qui al 2050 di creare centinaia di migliaia di posti di lavoro). Occorre coraggio e occorre avere le mani libere”.

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