Alessandro Di Battista da Fabio Fazio spiega il perché della sua uscita sugli italiani "rincoglioniti" Alessandro Di Battista da Fabio Fazio spiega il perché della sua uscita sugli italiani "rincoglioniti"

Alessandro Di Battista da Fabio Fazio spiega: “Ecco perché gli italiani sono rincoglioniti”

Alessandro Di Battista da Fabio Fazio spiega il perché della sua uscita sugli italiani "rincoglioniti"
Alessandro Di Battista (Foto Ansa)

MILANO – Fabio Fazio sceglie di ospitare Alessandro Di Battista come rappresentante del Movimento 5 stelle. E in studio a Milano a Che tempo che fa, il deputato grillino e neo-papà conferma il senso di quella frase pronunciata alcuni giorni fa e che tanto aveva fatto discutere: “Gli italiani sono rincoglioniti”.

“In questi cinque anni ho combattuto la corruzione lo dico in modo leale: è troppo comodo prendersela con i politici, gli italiani si devono assumere le loro responsabilità. Se 25 anni di Berlusconi e ora di Renzi non ci sono bastati per capire la pericolosità ritengo che il problema non solo loro ma gli italiani”, ha spiegato Di Battista, che ha poi confermato che, in caso di vittoria del Movimento 5 stelle alle elezioni del 4 marzo, non farà parte del governo: “Non farò parte della squadra di governo che Di Maio annuncerà nei prossimi giorni”.

Il deputato uscente ha commentato i fatti di Macerata, dove Luca Traini, militante di estrema destra (Lega compresa), ha sparato contro undici immigrati, e l’aggressione ad un carabiniere durante una manifestazione antifascista a Piacenza: “Quel che è accaduto a Macerata è una tragedia umana. Condannare la violenza non è silenzio, strumentalizzare una cosa in campagna elettorale è una cosa che non ci appartiene. Mentre qualche nostalgico va in giro con la camicia nera c’è qualche ragazzo che dice abbasso il duce e picchia un carabiniere, io credo che entrambe le situazioni siano anacronistiche. Bisogna investire nello stato sociale per evitare rigurgiti razzisti. Per me è stato un atto fascista e anche violento”.

Quindi, entrando nel merito del suo operato nel Movimento 5 stelle, ha ricordato: “In questi cinque anni ho restituito 220 mila euro di stipendio. Tutti i deputati M5s fanno questo e oggi si assiste ad un attacco da chi si prende i vitalizi e non restituisce nulla perché un paio di deputati non hanno ancora restituito mi sembra un paese alla rovescia”.

Sul programma del Movimento 5 stelle: “Io non credo che il reddito di cittadinanza possa essere un reddito di assistenza. Se io prendo quel reddito spendo dei soldi quindi si rimette in moto l’economia e chi rifiuta tre proposte di lavoro perde quel reddito. Noi vogliamo innalzare la tassazione sul gioco d’azzardo e possiamo farlo, visto che noi non abbiamo nessun conflitto d’interesse”.

Infine, sulle accuse di dipendere in tutto e per tutto da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio: “Io non ho mai chiesto un’autorizzazione per un voto in Parlamento. E’ chiaro che il Movimento è stato fondato da loro. Grillo l’ho sentito qualche giorno fa probabilmente farà una tappa in camper con me”, ha spiegato Di Battista, cercando di placare le accuse di una scissione tra Grillo e il Movimento.

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