Profumo: “Italia sul baratro. Pronto a scendere in politica”

Alessandro Profumo (foto Lapresse)

ROMA – Se la manovra per lui fa acqua da tutte le parti ed è “inadeguata nelle quantità” e l’Italia è “sul baratro”, Alessandro Profumo pensa a “dare il suo contributo”. E’ pronto a scendere in politica l’ex amministratore delegato di Unicredit. Lo dice in tervenendo alla festa dell’Api, mentre Bruno Tabacci lo provoca: “una risorsa del Paese come te dovrebbe sporcarsi le mani in politica”.

“Sono pronto, se necessario, a dare il contributo per far funzionare le cose. Da parte mia ci metterei tutta la passione”, risponde Profumo. “In casa l’ho masticata fin da bambino”, continua.

Poi lascia una frase in sospeso: “E’ qualche tempo che sto andando a scuola da Bruno…”. Profumo sembra guardare chiaramente a sinistra e, come Montezemolo, sarebbe pronto a fare il grande passo dagli affari a un partito. E’ preoccupato l’ex banchiere di Unicredit perché quanto successo ultimamente “si somma la crisi del debito con quella di leadership europea”.

Per questo “va completata l’integrazione dell’Ue, come dice Mario Monti: se salta la moneta unica salta tutto il progetto europeo”. In tema di Eurobond spiega che “non si capisce perché i tedeschi dovrebbero pagare per la nostra indisciplina. Prima bisogna mettersi in regola, poi gli Eurobond arriveranno…”.

Secondo Profumo servirebbe “una patrimoniale molto rilevante per abbattere lo stock del debito. Bisogna rivedere la spesa pubblica uscendo dalla mentalità del tagli lineari, ma tutto questo richiede una forza politica che non esiste assolutamente. Anche per questo completa Profumo – la situazione è insostenibile. Balliamo sull’orlo del baratro”.

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