Alessia Rotta (Pd) a Di Maio: "O Francia o Spagna purché se magna? Devi scegliere" Alessia Rotta (Pd) a Di Maio: "O Francia o Spagna purché se magna? Devi scegliere"

Alessia Rotta (Pd) a Di Maio: “O Francia o Spagna purché se magna? Devi scegliere”

Alessia Rotta (Pd) a Di Maio: "O Francia o Spagna purché se magna? Devi scegliere"
Alessia Rotta (Pd) a Di Maio: “O Francia o Spagna purché se magna? Devi scegliere”

ROMA – “O Francia o Spagna purché se magna”.

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Così la deputata Pd, Alessia Rotta, semplifica la posizione di Luigi Di Maio ai microfoni di Radio Cusano Campus. Rispondendo alle domande di Gianluca Fabi e Daniel Moretti, la parlamentare dem spiega che da parte dei 5 Stelle fino ad ora è stata espressa solo una volontà di governare per governare, ma non ci sono proposte concrete di dialogo.

Sulla formazione di un eventuale governo, Alessia Rotta, spiega perché il Pd sceglie di stare all’opposizione

“Noi abbiamo sentito il peso della responsabilità ai tempi del governo Monti per evitare che il Paese finisse come la Grecia. Ugualmente nel 2013 facemmo un governo con Berlusconi prima e con Ncd poi. Preciso però che è stata Ncd ad adeguarsi al programma del Pd. Come ci siamo assunti noi nel 2013 una responsabilità, noi pensiamo che oggi questa responsabilità sia in carico a chi ha vinto. E non lo diciamo per ripicca, questa è una semplificazione molto caricaturale. Noi siamo molto rispettosi del voto. Negli scorsi anni è stato detto che c’erano governi non eletti da nessuno, stavolta i vincitori ci sono e la responsabilità di governare spetta a loro”.

Quanto ai 5 Stelle, Rotta sottolinea la distanza di valori col Pd:

“Il M5S è molto lontano dai nostri valori –ha aggiunto Rotta- Il Pd non rinuncia alla propria identità e alla propria azione. E comunque non abbiamo mai ricevuto una proposta di collaborazione concreta da M5S. Di Maio finora ha detto: o Francia o Spagna purché se magna. Non c’è una proposta politica da parte loro, c’è solo la volontà di andare al governo. Salvini è stato più onesto e ha detto che c’è troppa distanza tra Lega e Pd. Il tema nostro non è pregiudiziale. Lasciamo pure perdere i 5 anni precedenti e le offese personali. Io voglio sapere se l’offerta politica del M5S è reale oppure se c’è solo una volontà di governare per governare”.

L’Assemblea dei gruppi parlamentari Pd al Nazareno però ha confermato di fatto una spaccatura tra le diverse anime del partito: tra l’impostazione maggioritaria, guidata dai renziani, e le componenti che fanno riferimento a Dario Franceschini e Michele Emiliano, che invece insistono sulla necessità di un dialogo con M5s.

Rotta spiega che il Pd intende restare fuori dal governo pronto a incalzare la maggioranza su quattro temi (lavoro e lotta alla povertà, conti pubblici, immigrazione ed Europa).

“In questo secondo giro di consultazioni noi presenteremo una piattaforma di temi che ci stanno a cuore, se su questo si trova una convergenza e il M5S dice che sceglie noi e non la destra, noi siamo pronti ad una scelta di responsabilità. Però poi non si dica che siamo attaccati alle poltrone. M5S e Lega hanno fatto un’occupazione militare dei ruoli istituzionali, anche dei questori. Stanno già facendo le prove di governo probabilmente… Ma escano allo scoperto, perché non si possono prendere in giro i cittadini”.

Rotta quindi non disdegna la visione di Franceschini che sente la responsabilità di dover “evitare un governo M5s Lega”.

“Condivido un pezzo del discorso di Franceschini: l’interesse dal Paese viene prima rispetto a quello del partito” ha affermato Rotta.

 

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