Alfano a Renzi: “Non tirare la corda o si vota, non ho paura”

Alfano a Renzi: "Non ho paura del voto. Patto di governo per un anno"
Alfano a Renzi: “Non ho paura del voto. Patto di governo per un anno”

ROMA – Angelino Alfano replica a Matteo Renzi, lo invita a non tirare troppo la corda altrimenti si vota e chiede un “patto di governo” per un anno. Intervistato da Repubblica il leader di Nuovo Centrodestra spiega al favorito per la segreteria del Pd: ”C’è un dato che resta strutturale e che Renzi non deve dimenticare: noi siamo determinanti. Era così 15 giorni fa e lo è anche adesso. Quindi chiediamo un contratto di governo, Italia 2014, per dire senza giri di parole che deve durare un anno e che deve contenere alcune questioni ineludibili”.

Quindi insiste, riferendosi proprio alle parole di Renzi che aveva parlato di un Alfano spaventato dalle urne: ”Non abbiamo paura di andare a votare anche prima. Decida lui se assumersi la responsabilità di far cadere il presidente del consiglio del suo partito”.

Alla domanda se quindi non abbia qualche timore di andare alle urne, Alfano risponde: ”Per niente”. Il vicepremier non teme la ‘vendetta’ di Berlusconi perché, dice, ‘‘siamo decisivi per il futuro del centrodestra”.

Inoltre Alfano spiega di non essere stato offeso dalle dichiarazioni fatte ieri da Matteo Renzi, visto che gli attacchi del sindaco sono ”un modo per far fibrillare il governo. Tra una settimana però ci sarà il nuovo segretario del Pd e finalmente avranno altro cui pensare. Da mesi il governo è condizionato dal loro scontro interno”.

E chiarisce: ”Il nuovo segretario democratico avrà il potere di far cadere il presidente del consiglio del proprio partito, il suo presidente del consiglio. Se vuole esercitare questo potere, lo dica agli italiani chiedendo il voto con questa legge elettorale”.

Quanto a un possibile rimpasto di governo, Alfano taglia corto: ”Non è un tema che ci appassiona. Valuteremo tutti insieme”. Interrogato sul suo futuro, se resterà ministro, risponde: ”Sì. Sono orientato semmai a non avere ruoli operativi nel nuovo partito”.

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