Alfano blinda Berlusconi: “Decadenza può aspettare, no fiducia sulla Manovra”

Berlusconi e Alfano
Berlusconi e Alfano

ROMA – Non si può mettere la fiducia sulla legge di Stabilità. Perché contiene provvedimenti sostanziali per milioni di italiani e, soprattutto, perché accelerare pur di votare prima che la decadenza di Berlusconi vada in Aula il 27 è inaccettabile. E’ questa la linea su cui si sta orientando Angelino Alfano con i suoi parlamentari di Ncd, la sua creatura politica. Lo spiega Repubblica:

L’intenzione dei relatori della Stabilità e del Tesoro è chiudere il ddl in commissione tra domenica sera e lunedì mattina per mandare il testo in aula già lunedì sera. A questo punto l’unico modo per non modificare il calendario del Senato, e confermare il voto sulla decadenza di Berlusconi a mercoledì 27, è mettere la fiducia e sbrigare la pratica nella giornata di martedì 26. Alfano e con lui numerosi senatori di Ncd, riferisce una fonte all’agenzia Dire, giudicano questa soluzione “inaccettabile”. Il governo ha sempre detto che, fissati i saldi, la finanziaria licenziata dal cdm era un testo aperto sul quale cercare la condivisione del parlamento: ora, è il ragionamento di Alfano, porre la questione di fiducia solo per accelerare i tempi e magari rinviare alcuni nodi in seconda lettura alla Camera appare un gesto di sfida non solo al Nuovo centrodestra, ma nei confronti di tutto il Senato.

Il Ncd si prepara anche a ritardare quanto più possibile la votazione in Aula sulla decadenza:

Nel corso dell’assemblea dei senatori del Nuovo centrodestra, convocata per eleggere il capogruppo e definire le questioni organizzative, il vicepremier Angelino Alfano, secondo quanto si apprende, dedica un passaggio anche all’imminente voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. E ribadisce che anche dopo la separazione da Forza Italia, la linea del gruppo resta immutata: no alla decadenza. I senatori di Ncd si preparano dunque a presentare ordini del giorno o questioni pregiudiziali in Aula per contestare la perdita della carica di senatore da parte di Berlusconi per effetto della legge Severino. Ma resta fermo il principio per cui, anche se passerà il sì alla decadenza, ciò non potrà influire sulla tenuta del governo, che per Ncd non è in discussione.

 

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