ROMA – Crisi di nervi nel Pdl. Angelino Alfano non andrà al vertice con Mario Monti, Pierluigi Bersani e Ferdinando Casini. E Monti annulla il vertice a data da destinarsi. “Problemi tra loro ma non prevedo nessuna conseguenza per l’operatività a breve o anche a medio e lungo termine”. È stato il pensiero del presidente del Consiglio che ha aggiunto: “La collaborazione con le forze politiche che lo sostengono in Parlamento è vitale per il governo e fondamentale per il Paese; non ho alcun segno che questa collaborazione si sia incrinata o si stia incrinandosi: anzi mi è stato confermato il contrario e cioè il convinto e continuo sostegno delle forze politiche”. Silvio Berlusconi invece non sarà da Bruno Vespa, nella puntata in prima serata di porta a Porta. Alfano ha detto: “Non andrò al vertice perché non vogliamo parlare di Rai e di giustizia”. Intanto Bruno Vespa annuncia in uno nota: ”Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio”. Sarcastico il commento di Pierluigi Bersani, leader del Pd, che sul Twitter commenta: “Vespa si tolga dall’imbarazzo. Inviti sia Berlusconi che Alfano. Il 21 dovrei essere a Porta a Porta. Cedo il mio posto”.
Angelino Alfano, segretario del Pdl, ha detto sull’incontro con Monti: ”Mi pare di capire che si voglia parlare di Rai e giustizia. Ci eravamo sbagliati a credere che i problemi degli italiani riguardassero l’economia. Se li mi devo incontrare per soddisfare la sete di poltrone Rai o per far restare unito Bersani e Vendola e Di Pietro parlando di giustizia mi pare che sarebbe il teatrino della politica. A questo mi sottraggo”.
Intanto Vespa annuncia che, per “par condicio”, Berlusconi non sarà più nella puntata di Porta a Porta: “Come è noto la legge impone l’equilibrio delle presenze tra rappresentanti di forze politiche di peso equivalente. Avevamo perciò invitato per oggi Berlusconi e per il 21 marzo Pierluigi Bersani. Sappiamo bene che il segretario del Pdl è Angelino Alfano, che era stato nostro ospite di altre due prime serate insieme con politici di segno diverso. Ma Berlusconi non aveva mai parlato in televisione dopo le sue dimissioni da palazzo Chigi del 12 novembre e certamente le spiegazioni che solo lui potrebbe dare sarebbero state interessanti”.
”L’ex presidente del Consiglio – continua Vespa – mi ha tuttavia spiegato che, dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano, una sua presenza (in trasmissione e negli spot che la annunciavano) in parallelo con il segretario del Pd avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del Pdl che è di Alfano al quale Berlusconi intendeva confermare ancora una volta tutta la sua fiducia. Ho obiettato – dice ancora il conduttore di Porta a Porta – che seguendo questo criterio Berlusconi non potrà più comparire in televisione e fatto fermamente presenti le difficoltà in cui ci metteva questa decisione dell’ultima ora, ma l’ex presidente del Consiglio, nello scusarsi per il disagio prodotto a Raiuno e agli ospiti che erano stati invitati, ha ribadito che da tutti il partito gli veniva rivolto l’invito a non alimentare indirettamente polemiche”.
Vespa ha poi concluso: “Abbiamo pertanto deciso di non sostituire la prima serata di stasera con una puntata con altri ospiti o con un altro tema, di andare in onda con un programma gia’ registrato in seconda serata e di confermare, naturalmente, l’invito per la prima serata del 21 marzo a Pierluigi Bersani”.
Bersani ha invece commentato il comportamento di Alfano, dicendo: ”E’ un atteggiamento incredibile. All’ordine del giorno dell’incontro, come potrebbe confermare anche lo stesso Monti, non c’erano solo Rai e giustizia”, ha aggiunto il segretario del Pd.