Alfano chiude a Casini e blinda il governo: “Pdl, no a larghe intese”

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) – ROMA – Nonostante la settimana sia incandescente e resti nella maggioranza la paura per la pubblicazione di intercettazioni senza gli omissis, il premier ai suoi uomini continua a ripetere che il governo non ha nulla da temere e andra’ avanti fino alla fine della legislatura. Un ragionamento, quello del presidente del Consiglio, che il segretario del Pdl Angelino Alfano ribadisce dal palco di Cortina dove per il fine settimana si e’ radunato il Pdl veneto: ”Berlusconi non ci pensa proprio ad andare via”, mette in chiaro l’ex Guardasigilli promettendo che tutto il partito fara’ quadrato per difenderlo dagli attacchi a cui e’ sottoposto in queste ultime settimane.

Alfano ne approfitta poi per mettere a tacere quelle voci che parlando di un possibile accordo con l’Udc in cambio di un passo indietro di Berlusconi: ”il Pdl dice no alle larghe intese”, ribadisce il segretario del partito.

Un segnale volto a rassicurare i leghisti, da sempre contrari ad intese con Casini, ma che il segretario del partito indirizza la sottolineatura anche alla pattuglia di malpancisti presenti nel Pdl e che nei giorni scorsi non ha fatto mistero di pensare a un governo con una maggioranza piu’ larga. Insieme ai distinguo nel Pdl pero’ il Cavaliere deve fare i conti con i malumori del Carroccio.

A via dell’Umilta’ il silenzio dei lumbard sulla pubblicazione delle intercettazioni che riguardano Berlusconi non e’ passato inosservato e sono molti i piddiellini a scommettere che in caso di voto segreto alla richiesta di arresto per Milanese, dal Carroccio possano arrivare brutte sorprese. Ecco perche’ gia’ domani le diplomazie saranno al lavoro per scongiurare il peggio perche’ e’ opinione diffusa nel Pdl che l’eventuale arresto dell’ex collaboratore del ministro del Tesoro possa mettere a repentaglio la tenuta della maggioranza.

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