Alfano a Renzi: “no unioni civili prima famiglia”. Pd replica: avanti da soli

Pubblicato il 3 Gennaio 2014 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Alfano a Renzi: no alle unioni civili, "pensare prima alla famiglia"

Alfano a Renzi: no alle unioni civili, “pensare prima alla famiglia” (LaPresse)

ROMA, 3 GEN – Angelino Alfano chiude a Matteo Renzi sulle unioni civili, ovvero sulle coppie di fatto e sui matrimoni gay.

“Non si può pensare alle unioni civili senza pensare prima alle famiglie”: così il vicepremier Alfano, in un’intervista al Tg2, risponde ad uno dei punti del patto di coalizione proposti dal segretario Pd Matteo Renzi.

Ma dal Pd arriva una risposta secca: si va avanti cercando una maggioranza alternativa. Come successo in passato per un caso simbolo, quello della legge sul divorzio diventato legge nonostante l’opposizione dell’allora primo partito italiano, la Dc.

“La legge Baslini-Fortuna che istituì il divorzio, passò nonostante l’opposizione della Dc, che pure aveva un peso ben maggiore del suo partitino. Abbiamo offerto al Ncd la possibilità di fare un passo avanti in un’ottica riformista, se il partito di Alfano non ci sta, il disegno di legge andrà avanti cercando una maggioranza in Parlamento”

scrivono  in una nota i senatori del Pd Andrea Marcucci e Isabella De Monte.

Alfano è stato prudente anche sul superamento della Bossi-Fini: “Con la sicurezza degli italiani non si scherza”.

Proprio ieri il sindaco di Firenze e neosegretario del Pd aveva scritto ai partiti a proposito del prossimo patto di coalizione: «Il Pd chiederà che ci sia un capitolo “Diritti civili” che comprenda le unioni per persone dello stesso sesso». Nello stesso capitolo compaiono anche le modifiche alla legge Bossi-Fini sull’immigrazione.