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Alto Adige: Luis Durnwalder lascia dopo 25 anni da governatore

di Alessandro Avico |16 Agosto 2013 15:58

Alto Adige: Luis Durnwalder lascia dopo 25 anni da governatore

FALZES (BOLZANO) – ”Il ricordo più bello dei miei 25 anni alla guida dell’Alto Adige? E’ certo il giorno in cui tolsero la sbarra al confine con l’Austria. Quel giorno c’era anche Napolitano”. Il governatore Svp dell’Alto Adige Luis Durnwalder lascia quest’anno la carica dopo 25 anni. Durnwalder, raggiunta l’età di 72 anni, ha deciso quest’anno di non ricandidare, lasciando il testimone al candidato governatore uscito dalle primarie del suo partito, vale a dire ad Arno Kompatscher, il giovane presidente del Consorzio dei Comuni altoatesini.

Il tradizionale incontro con i giornalisti di Ferragosto, quindi, si trasforma in un’occasione per un bilancio complessivo della sua attività politica durata ben 40 anni. ”Posso dire, afferma Durnwalder con soddisfazione, che in questi anni l’Alto Adige si è completamente trasformato, diventando un esempio nel mondo per la tutela della minoranza e per la pacifica convivenza”. Ricordando gli sviluppi dell’autonomia, Durnwalder afferma: ”L’anno che fui eletto c’era stato ancora un attentato, mentre oggi tutti ammirano la soluzione altoatesina”.

Non si schernisce Durnwalder nell’ascrivere a sé una parte di quanto raggiunto: ”E ciò – sottolinea – nonostante quelli che allora dicevano che un contadino di montagna come me avrebbe avuto difficoltà a calpestare i parquet romani”. Quanto raggiunto – spiega – ”lo si è ottenuto anche grazie al sostegno del gruppo linguistico italiano”. Molti hanno criticato Durnwalder per il suo decisionismo: ”In effetti, forse, – dice – sono stato decisionista, ma la democrazia è sì parlare con tutti ma anche prendere decisioni”.

”Un politico – aggiunge – che non è in grado di agire è meglio che se ne vada a casa, anche se certo a me non daranno mai il Nobel per la democrazia”. Cosà farà Durnwalder una volta chiusa la pagina della politica? ”Mi ritirerò in buon ordine – dice – darò consigli se mi sarà chiesto, ma certo non mi immischierò. E poi – conclude – la mia famiglia continuerà a volermi bene, anche quando non sarò più governatore…”.

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