Amnistia, Severino: “No a palliativi, ma soluzioni durature”

Pubblicato il 28 Novembre 2011 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA

Paola Severino (Lapresse)

ROMA – No a ”palliativi” per abbassare provvisoriamente il numero dei detenuti nelle carceri. Premesso che ”e’ il Parlamento che deve assumere una posizione sull’amnistia” e che se lo facesse il governo ”ci sarebbe un’invasione di campo”, il ministro della Giustizia Paola Severino in un incontro informale con la stampa ha detto di pensare a un pacchetto di provvedimenti, implementando le misure alternative, per una soluzione duratura che consenta diPer Severino il carcere rappresenta ”un’emergenza”, ma e’ uno dei terreni su cui e’ possibile trovare un’intesa politica.

Lei si e’ gia’ messa al lavoro (”sto studiando approfonditamente”) ed e’ convinta che il problema non si possa risolvere con un ”unico toccasana”, ma con un ”provvedimento molto articolato”, che contenga una serie di interventi. Al centro la scelta di ”implementare le misure alternative al carcere” per ”stabilizzare” i flussi dei detenuti a un livello rispettoso della loro dignita’.

Il nuovo ministro e’ consapevole dei limiti dell’orizzonte temporale del governo tecnico (”so perfettamente che il governo puo’ cadere anche domani”); ma e’ convinta che se ci fosse una convergenza delle forze politiche anche per la questione carceri ”sarebbe possibile fare qualcosa” entro il termine massimo di durata del nuovo esecutivo e cioe’ l’aprile del 2013.

”Risparmio e efficienza”: sono le linee guida che il nuovo Guardasigilli Paola Severino intende seguire nella politica della giustizia. E a chi le chiede come si orientera’ sui provvedimenti che hanno caratterizzato la precedente maggioranza , prescrizione breve, intercettazioni, processo lungo, ribadisce che lei seguira’ ”questi prametri”.