Anci al Governo: "Fermate gli effetti dell'art.16 della manovra"

ROMA, 23 NOV – ''Chiediamo un incontro urgente al nuovo Governo per risolvere i problemi creati dall'articolo 16 della manovra. Al momento ci sono già diverse Regioni, dalla Lombardia alla Toscana, che si sono già rivolte alla Consulta aderendo all'invito dell'Anci di impugnare l'articolo''. E' questo l'appello lanciato da Mauro Guerra, Coordinatore Nazionale dei Piccoli Comuni intervenendo alla XI Assemblea della Consulta nazionale Anci dei piccoli Comuni svoltasi oggi a Milano, nell'ambito della Rassegna 'Risorse Comuni'. Guerra ha ribadito l'assurdita' dell'articolo 16 della manovra che ha creato grande confusione tra gli amministratori chiamati ad applicarla. ''E' ormai diffusa la convinzione, anche a livello regionale, che alcune norme contenute nell'articolo 16 siano prive di senso. Tali regole – ha spiegato – portano a rompere gestioni associate già esistenti o ad impedire la nascita di gestioni associate o unioni che mettano assieme Comuni di piccole dimensione e Comuni medi che e' uno degli obiettivi da perseguire''.

Per questo motivo ha concluso Guerra ''insisteremo con il nuovo Governo affinche' si fermino gli effetti dell'articolo 16 e si riprenda un cammino ordinato di gestioni associate, a sostegno delle unioni e delle fusioni, o all'interno della Carta delle Autonomie che sarebbe la sede piu' adatta o con un provvedimento ad hoc''.

Sulla stessa linea anche l'intervento di Enrico Borghi, Presidente della commissione montagna dell'Anci che ha ribadito come da ogni incontro che l'Anci sta tenendo sul territorio ''emerge l'impossibilita' tecnica e pratica di dare seguito all'articolo 16 della manovra bis. Per questo diciamo al Governo di eliminarlo dal tavolo della discussione, ribadendo che siamo pronti a discutere nel merito di forme stabili ed efficienti di organizzazione delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni''.

''Come Associazione abbiamo avanzato da tempo proposte serie per affrontare in modo costruttivo il tema del riordino dei piccoli Comuni e delle gestioni associate. Ma nel frattempo bisogna evitare situazioni che stanno creando pesanti ripercussioni agli amministratori dei piccoli Comuni. Oggi i Comuni non sanno come faranno i bilanci nel 2012 e soprattutto non capiscono a chi saranno assegnate le funzioni. Tutto questo – conclude l'esponente Anci – e' inaccettabile''.

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