Cultura, Carandini pronto al ritorno: “Se Galan me lo chiede…”

Andrea Carandini

ROMA – Un nuovo ministro e nuovi fondi per la Cultura. L’avvicendamento Bondi-Galan al ministero dei Beni culturali fa ben sperare Andrea Carandini, il presidente del Consiglio superiore dei Beni Culturali dimessosi qualche settimana fa con polemiche al seguito. ”Se il nuovo ministro me lo chiede, ora ci sono le condizioni”, per ritirare le dimissioni. Carandini lo dice in un’intervista al Corriere della Sera. ”Tremonti si deve essere reso conto che il fondo era stato toccato – afferma Carandini – Per fortuna il sottosegretario Letta ci è sempre stato vicino”. Con i finanziamenti recentemente stanziati per i Beni Culturali il primo intervento sarà, secondo Carandini, per Pompei, dove sono in arrivo trenta funzionari e quaranta operai, ”un nucleo di simili dimensioni – aggiunge – può essere un efficacissimo braccio operativo”.

”Mi auguro che il nuovo ministro si batterà per ottenere gli altri fondi – sottolinea – . Occorrerà procedere ad un radicale snellimento delle procedure per mettere la macchina ministeriale nelle condizioni di investire il denaro rapidamente”. Carandini parla del ministro uscente, Sandro Bondi, una persona ”di grande onestà intellettuale” e aggiunge di aver trovato ”inutilmente feroce quel continuo rispondergli solo ‘no’ quando chiedeva un reintegro dei tagli alla cultura”.

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