ROMA – Se il Pd propone i matrimoni gay Ncd di Angelino Alfano si sfila dalla maggioranza. E fa cadere il governo. E’ quello che dice Angelino Alfano: “Se propongono il matrimonio gay, ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate e denunciandolo all’opinione pubblica”. Per poi specificare su Facebook:
“Siamo in un governo con la sinistra, ma è sufficiente leggere la rassegna stampa delle ultime ore per rendersi conto che se non ci fossimo noi, la sinistra riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni e le adozioni ai gay e spalancherebbe le frontiere. Questo è il riformismo della sinistra, il loro universo valoriale. Noi stiamo dall’altra parte. Noi siamo al governo per realizzare alcune cose importanti in questi 12 mesi e per fare da scudo alle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi”.
Alfano alza i toni nella maggioranza proprio mentre Matteo Renzi, segretario Pd, porta avanti le sue personali consultazioni sulla legge elettorale. Il timore di Alfano è quello di essere messo all’angolo da un accordo Pd-Forza Italia-Grillo, ovvero da chi ha più fretta di tornare alle urne. Il sospetto lo avanza anche Laura Cantini del Pd:
“Alfano usa le Unioni civili per bloccare la riforma elettorale. Sbaglia i calcoli in ogni caso, perchè con i diktat non si fa il bene del governo”. “Il Pd con il segretario Renzi – prosegue la parlamentare – troverà i voti per il nuovo sistema elettorale e per approvare le Unioni civili. Il leader di Ncd alleni la memoria, i democratici non hanno proposto il matrimonio per le coppie gay”, conclude la senatrice.
Alfano chiarisce:
“Ci va bene un’agenda dei tempi della legge elettorale che chiuda il percorso alla Camera nella prima settimana di febbraio. E’ la nostra apertura a Renzi: ci fidiamo e siamo convinti che Renzi non userà l’approvazione rapida della legge per tornare al voto”.
“Renzi è libero di vedere Berlusconi e io non me ne adonterei. Poi noi faremo le nostre valutazioni, ma non c’è nulla di strano o di male – dice Alfano a proposito del dialogo tra Pd e FI sulla legge elettorale – Si sta dando un’enfasi eccessiva su questi rapporti tra Renzi e Verdini o tra Renzi e Berlusconi”.
Poi parla del patto di coalizione con Letta:
“Per prima cosa chiederemo l’approvazione di una norma shock sulla burocrazia zero: chiunque decida di aprire un’attività economica o commerciale non deve più chiedere autorizzazioni, purché rispetti la legge. Lo Stato potrà controllare, ma non ci sarà bisogno di nessun permesso preventivo: questa sarà una vera e propria rivoluzione”, aggiunge. “Lo proponiamo per tre anni, fino al 2016, poi si verifica”. “Occorre liberare immediatamente le energie economiche private, facendo sì che chi voglia fare un investimento lo possa fare senza una burocrazia nemica. Ma ciò implica una scelta etica: lo stato dice al cittadino, mi fido di te – sottolinea – Alla base di tanti problemi di nostro Paese c’è la mancanza di fiducia”. “Nella burocrazia zero proporremo che una serie di funzioni pubbliche dello Stato vengano delegate a liberi professionisti – conclude – Proporremo che la firma dei liberi professionisti faccia fede e che siano loro poi a rispondere in caso di difformità dalla legge”.
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