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Antonio D’Alì (Pdl) assolto dall’accusa di concorso in associazione mafiosa

di Emiliano Condò |30 Settembre 2013 15:03

Antonio D’Alì (senatore Pdl)

PALERMO – Il  senatore del Pdl Antonio D’Alì è stato assolto dall’accusa di concorso in associazione mafiosa. La sentenza, pronunciata dal gup di Palermo Gianluca Francolini ha dichiarato il senatore non colpevole per i fatti contestati successivi al 1994. Dichiarate prescritte, invece, le contestazioni relative ai periodi precedenti al 1994.

Nei confronti di D’Alì il pm aveva chiesto una condanna a 7 anni e 4 mesi. Secondo l’accusa, negli anni ’90, il senatore avrebbe avuto rapporti con esponenti di Cosa Nostra compreso il boss Matteo Messina Denaro.

D’Alì era accusato di avere avuto per anni rapporti con le cosche trapanesi e di avere ricevuto il sostegno elettorale dei boss. Secondo l’accusa, avrebbe anche pilotato appalti pubblici, facendoli assegnare a imprese in odore di mafia.

La procura chiese l’archiviazione dell’indagine, ma il gip Antonella Consiglio ordinò nuovi approfondimenti al termine delle quali i pm chiesero il rinvio a giudizio del senatore. Il gup ha dichiarato estinte per prescrizione le accuse relative ai fatti precedenti al ’94 e assolto il senatore per quelle successive con la formula “perché il fatto non sussiste”.

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