Antonio Di Pietro duro con il Colle, il Pd “Idv migliore alleato di Berlusconi”

Il leader dell’Italia dei Valori torna ad attaccare il governo ma non solo. Tornano ad alzarsi i toni anche nei confronti del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Ed è subito polemica. Le voci sdegnate questa volta non arrivano solo dal centrodestra. Le nuove esternazioni di Di Pietro tornano a creare seri problemi anche all’interno del Pd e soprattutto nei rapporti tra i Democrat e l’Idv.

«Dal punto di vista politico – ha detto oggi Di Pietro sul suo blog – il 2010 costringe già a disseppellire l’ascia di guerra contro il solito manipolo golpista che vuole stravolgere la Costituzione cavalcando le dichiarazioni del Capo dello Stato, forse incaute visti gli interlocutori». Poi la frecciata al Cpo dello Stato: «Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica ha messo il vento in poppa alla barca dei piratì che utilizzerà strumentalmente le dichiarazioni di chi rappresenta le istituzioni per distruggere e mortificare le stesse».

La riprova, ha concluso Di Pietro, «l’abbiamo già perchè, al di là di insistenti richieste di dialogo con l’opposizione, questa maggioranza non ha fatto, nè farà, un solo passo indietro dal proposito di ottenere, nel più breve tempo possibile, l’approvazione di leggi ad personam che assicurino l’impunità del presidente del Consiglio».

La reazione della maggioranza è immediata. «È evidente che il nucleo d’odio, di cui abbiamo già parlato in questi giorni, è sempre in azione, come stanno a testimoniare le dichiarazioni di De Magistris ieri e oggi di Di Pietro», afferma il capogruppo del Pdl Cicchitto.

Ma a sorpresa arriva anche la reazione dal centrosinistra. È Enrico Letta che prende la parola sostenendo che Di Pietro e De Magistris «sono i migliori alleati di Berlusconi. Con questa continua rincorsa – argomenta Letta – Di Pietro e De Magistris portano il centrosinistra nell’abisso e sono i migliori alleati di Berlusconi. Noi continuiamo sulla nostra linea di sostegno e difesa del capo dello Stato e della sua posizione a favore delle riforme e dell’interesse nazionale».

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