Antonione: “Sono amico di Berlusconi ma lascio il Pdl”

ROMA – ''Storace dice che i traditori andrebbero fucilati alla schiena? Ecco, questo e' un problema sanitario, non politico. Se il confronto di idee scade a questi livelli, e' difficile risolvere i problemi''. E' quanto ha dichiarato Roberto Antonione, del Pdl, ospite di ''24 Mattino'' di Radio 24 e additato dal come il primo dei ''traditori'' di Silvio Berlusconi.

''Berlusconi l'ho sentito al telefono perche' io le cose prima di tutto le ho dette a lui, non pubblicamente – ha replicato Antonione -. Io gli ho detto cose che non gli fanno piacere perche' agli amici la verita' si racconta anche se spiacevole. Gli amici sono amici quando raccontano anche le verita' piu' scomode, senno' sono adulatori o comprati e chiudono il cervello per comodita'. Gli ho detto che era meglio che lasciasse il governo e che si impegnasse da responsabile politico a favorire il dialogo parlamentare''. Antonione ha confermato che lascera' il Pdl: ''E' difficile pensare di continuare a stare in un partito che anziche' ascoltare cio' che con lealta' stavamo a dire, ci ha preso a insulti, minacce o lusinghe''.

Antonione si e' detto favorevole a un governo tecnico: ''Con chiarezza, trasparenza coraggio e lealta' abbiamo aperto un processo per aprire una transizione di crisi e spero si arrivi a un punto di arrivo sul quale sta lavorando in modo encomiabile il Capo dello Stato. Credo che la stragrande maggioranza dei colleghi del Pdl saranno con noi''.

Gestione cookie