Appalti: la “cricca” dell’Aquila guardava anche ai lavori dell’Expo di Milano

La combriccola della Protezione civile guardava lontano. Precisamente all’Expo 2015 di Milano, il grande affare dei prossimi anni. Al centro di queste operazioni c’è Riccardo Fusi, patron dell’impresa edile Btp, che ha rapporti stretti con Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl. Il 16 settembre 2009 Verdini annuncia a Fusi una chiamata da parte di Vittorio Casale, immobiliarista romano, già indagato con Consorte nella vicenda della vendita degli immobili Unipol.

Fusi a Verdini: «Gli ho detto che domani tu sei a Roma. Gli ho detto, per dargli forza, che ci sto anch’io personalmente. Casale dovrebbe fare un’opzione d’acquisto sulla Todini… Gli fa un’offerta per 50 milionie piglia tutto». Verdini: «E io gli ho detto: “Siccome è una cosa che trattavi anche te, perché non metti insieme Fusi, Todini… Tu sei la finanza, sei i fondi”. Poi abbiamo parlato di un fondo per l’alberghiero, una cosa enorme… Gli ho detto: “Su una cosa così ci sto anch’io… Vo’ da Berlusconi”. Se si fa questo, dico, io posso andare da Berlusconi a dire ci siamo anche noi… la più grande azienda italiana».

Più avanti il coordinatore del Pdl dirà a Fusi di avergli trovato un contatto con Lucio Stanca, amministratore di Expo Milano: «Ti riceve… Ti dà tutte le indicazioni e cerca di… insomma… fare».

Gestione cookie