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“Comprano protesi e farmaci senza fare gare”. Metodo Gianpi per la Asl di Bari?

di Alberto Francavilla |18 Gennaio 2011 21:26

La Asl di Bari acquista prodotti senza ricorrere ai regolari bandi di gara. Per questo motivo l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha chiesto alla Procura di Bari di indagare sul mondo della sanità pugliese. Lo ha scritto su Libero Antonio Cantoro, che ha paragonato questa procedura al “metodo Tarantini”: le operazioni sotto accusa sono gli acquisti di protesi ortopediche e vascolari. In particolare, ha spiegato Cantoro, il sistema usato dalla Asl era quello “della dichiarazione di infungibilità e di urgenza”. Il periodo di riferimento è quello compreso tra il 2006 e il 2009, quindi, sottolinea il giornalista di Libero, in piena “era Vendola”.

Il sistema “è semplice”, come dice Cantoro: “anziché fare gare pubbliche, si chiedono alle ditte fornitrici i listini e uno sconto sui prezzi. Poi si va avanti di proroga in proroga, e così passano anni e si sborsa qualcosa come 9,2 milioni di euro senza fare appalti. E’ il metodo di Gianpaolo Tarantini, affinato dall’imprenditore barese per diventare il re delle protesi: il primario ortopedico scrive che quel presidio è “infungibile” e il gioco è fatto”.

La giustificazione addotta dalla Asl, sostiene Cantoro, non è bastata a convincere l’Authority. L’Azienda ha detto che “è impossibile per gli ortopedici stabilire ex ante il tipo di protesi necessaria”. Ma, spiega Cantoro, “fuori dall’oasi della Puglia si fanno in media 700 gare all’anno”.

Oltre al settore delle protesi, secondo Cantoro merita un capitolo a parte l’acquisto del vaccino tetravalente, “quello che si somministra ai bambini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella”. Si tratta di 27.300 dosi comprate con una delibera il 19 giugno 2009. Per Cantoro “in questo caso il comportamento della Asl è perfino più arbitrario che in quello delle protesi: si legge nella delibera che c’è soltanto una ditta che commercializza il farmaco per prevenire le malattie esantematiche, ma non c’è traccia della ricerca di mercato che induce i funzionari a stabilirlo”.

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