ROMA – Aria di fronda nel Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo convoca una riunione d’urgenza in un luogo top secret. La mail di convocazione è arrivata mercoledì sera: l’appuntamento è per venerdì mattina alle 9:30 a Roma, dove deputati e senatori saranno prelevati da alcuni pullman che li porteranno in una luogo top secret.
L’atteso incontro tra Beppe Grillo e gli eletti del M5S di Camera e Senato ci sarà, in una località alle porte di Roma (che gli stessi parlamentari ignorano) per permettere a tutti di far rientro in città e poi tornare a casa per il fine settimana.
Venerdì sera, tra l’altro, all’Aquila è in programma la fiaccolata per i quattro anni dal terremoto. E molti parlamentari ‘a cinque stelle’, dopo avere annunciato la loro partecipazione, vogliono esserci.
La riunione si preannuncia molto calda. Dopo il caso Crimi (il capogruppo al Senato su facebook aveva scritto di preferire un ”governo Bersani senza fiducia” all’esecutivo Monti) e la ‘correzione di rotta’ di Grillo (”Bersani e Monti sono uguali”), arrivano nuove grane per la tenuta della linea sulle alleanze. In una intervista, il deputato siciliano Tommaso Currò auspica apertamente ”un confronto con il Pd”.
”Noi parlamentari non siamo automi e nemmeno bambini. Io non sono uno schiaccia bottoni per conto terzi”, spiega chiamando in causa il suo leader e Gianroberto Casaleggio. Parole dure che corona con un riferimento all’incontro di venerdì: ”E’ surreale che 163 persone si muovano per andare incontro a una sola – sbotta – Venga lui da noi in Parlamento”.
E – trapela tra i parlamentari – Currò non sarà l’unico assente alla riunione di domani. Involontariamente Currò si candida alla guida della ‘fronda’ di parlamentari che nel corso della riunione di martedì a Montecitorio ha proposto di presentare al presidente Napolitano una lista di nomi del M5S per Palazzo Chigi.
Un gruppo di minoranza (”In 86 hanno votato contro la proposta, in 32 eravamo a favore e 10 si sono astenuti”, spiega un ‘frondista’) ma in fermento. Non tutti, tra gli stessi ‘frondisti’, hanno gradito l’uscita pubblica di Currò: ”Avrebbe potuto aspettare – spiega un deputato – ma erano giorni che non ci dormiva”.
E’ un momento difficile per il deputato siciliano che ai suoi amici confida di non escludere un clamoroso passaggio al gruppo misto. In realtà, gli equilibri politici si decidono a Palazzo Madama. I senatori del M5S sono sotto osservazione dopo la ‘scivolata’ sul voto per l’elezione di Piero Grasso alla presidenza. Ma appaiono compatti tra loro. Un po’ di insofferenza la si registra pero’ nei confronti del gruppo comunicazione ”imposto dall’alto”.
I senatori si starebbero organizzando per comunicare ”direttamente” con i media scavalcando così Claudio Messora, responsabile comunicazione del gruppo di Palazzo Madama e legato a Gianroberto Casaleggio. Un ‘distinguo’ che arriva proprio nel giorno in cui alla Camera si ufficializza la nomina di Nicola Biondo come nuovo responsabile del gruppo comunicazione di Montecitorio.
Intanto, dal suo blog Grillo torna ad attaccare i media: ”C’è un’informazione di regime, totalitaria, simile alle purghe staliniane degli anni ’30 – afferma – Un’informazione omologata in un grande inciucio per mantenere privilegi, caste, parassiti sociali trasversali”. E poi rilancia la vendita di due reti Rai: ”Gli italiani vivono in un Truman Show. Il M5S propone l’istituzione di un solo canale Rai, senza vincoli verso i partiti, senza pubblicità ”.