Articolo 18, le novità sul licenziamento non valgono per gli statali

Filippo Patroni Griffi (Foto Lapresse)

ROMA – Articolo 18, i dipendenti statali possono stare tranquilli. Le novità che il governo ha messo a punto sui dipendenti privati non toccheranno quelli pubblici. Sembra chiaro leggendo il ministro della P.A. Filippo Patroni Griffi: “Nel settore pubblico la questione va letta alla luce delle norme sulla mobilità che prevedono la messa a disposizione per 24 mesi dei laviratori in eccedenza al fine di un loro ricollocamento in altra amministrazione”. In altre parole, se il dipendente statale viene messo in mobilità, l’amministrazione ha tempo 24 mesi per ricollocarlo.

Il settore pubblico, inoltre, a breve verrà messo in discussione dalla “spending review”, ovvero i tagli che il governo si appresta a fare su specifici settori (al contrario dei tagli lineari che hanno caratterizzato l’epoca Tremonti). Il ministro ha già detto che preferisce “completare il confronto con i sindacati, dopodiché presenteremo le nostre proposte nel corso dell’iter di conversione del disegno di legge”.

Il ministro Patroni Griffi ha intenzione però di metter mano ai contratti nella P.A. Come? Superando i Co.co.co per passare ai contratti a progetto, escludendo i contratti a tempo determinato in alcune amministrazioni centrali, tranne la scuola. L’intera normativa messa a punto dal governo sul lavoro andrà poi armonizzata con il principio costituzionale secondo cui nella Pubblica Amministrazione si entra tramite concorso e con un contratto standard.

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