ROMA – L’imbarazzo del governo il giorno dopo gli scontri di Roma tra gli operai dell’Ast-ThyssenKrupp di Terni e la polizia. Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, solidarizza con i manifestanti e gli agenti rimasti feriti, la leader della Cgil, Susanna Camusso, chiede al premier, di “mettere giù i manganelli e chiedere scusa”, Renzi media e il leader della Fiom, Maurizio Landini, apre ad un dialogo, ma alla Questura che sostiene che gli operai volevano occupare la stazione Termini dice: “Mente”.
Gli scontri del 29 ottobre, con i suoi quattro feriti, non sono finiti quel giorno. Giovedì 30 c’è stato un incontro a Palazzo Chigi con i sindacati. Il presidente del Consiglio ha chiesto “verifiche sui fatti” per poi arrivare alle dovute conseguenze. Il ministro Alfano, parlando a Camera e Senato, chiede di “evitare derive” e annuncia un tavolo permanente con i sindacati.
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