Autostrade per l'Italia, revoca concessione si può. Anche senza pagare le clausole... Autostrade per l'Italia, revoca concessione si può. Anche senza pagare le clausole...

Autostrade, revoca concessione si può. Anche senza pagare le penali…

Autostrade per l'Italia, revoca concessione si può. Anche senza pagare le clausole...
Autostrade, revoca concessione si può. Anche senza pagare le clausole… (foto d’archivio Ansa)

ROMA – La revoca della concessione ad Autostrade è possibile, e anzi è possibile anche revocarla senza pagare le ormai famose penali. L’avvocato amministrativista Gianluigi Pellegrino, interpellato dall’Ansa, dice che il ministero dei Trasporti potrebbe non dover pagare niente ad Autostrade, se revocasse la concessione per la rete autostradale dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].

Osserva Pellegrino: “Il contratto di concessione ad Autostrade è molto sbilanciato a favore del soggetto privato e presenta alcune clausole che destano grande perplessità. Non è da escludere che, durante la procedura il revoca, il ministero possa far valere la nullità di queste clausole proprio perché ingiustificatamente favorevoli al concessionario”.

“Il contratto – afferma il giurista – è probabilmente nullo nella parte in cui prevede l’indennizzo per colpa grave e forse anche negli articoli in cui prevede il caso di colpa lieve. In quest’ultimo caso, è previsto che di fronte a una revoca vada riconosciuto tutto il mancato utile. In caso di colpa grave i criteri sono gli stessi al netto dei danni che Autostrade deve risarcire, che andrebbero a bilanciarsi con l’altra voce. Ma anche con questo bilanciamento, la clausola per come è concepita è un’assurdità e resta a mio avviso illegittima”.

“La regola generale delle concessioni – osserva Pellegrino – è del tutto opposta. Lo Stato, così come concede un bene, lo può togliere per un superiore interesse pubblico: mantiene sempre questo potere. Ora, nel caso specifico, il primo passo è l’accertamento delle cause che indichino perché è caduto il ponte. Ed è un accertamento che deve fare, con rapidità e qualità, il ministero delle Infrastrutture, in maniera autonoma, con la commissione che ha istituito, prescindendo dagli accertamenti avviati dalla procura: non si possono fare revoche al buio. Poi, in base alle conclusioni, il Mit deciderà se procedere alla revoca della concessione, nel caso facendo valere la nullità di alcune clausole. E Autostrade valuterà se impugnarla al Tar”.

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