Ballottaggi comunali, affluenza alle 19: 31,4%, quasi 10 punti in meno del primo turno Ballottaggi comunali, affluenza alle 19: 31,4%, quasi 10 punti in meno del primo turno

Ballottaggi, affluenza alle 19: 31,4%, quasi 10 punti meno del primo turno

Ballottaggi comunali, affluenza alle 19: 31,4%, quasi 10 punti in meno del primo turno
Ballottaggi comunali, affluenza alle 19: 31,4%, quasi 10 punti in meno del primo turno (Foto Ansa)

ROMA – Affluenza alle urne in netto calo per i ballottaggi delle elezioni amministrative: quella rilevata alle 19 è stata del 31,40%, in calo di quasi dieci punti rispetto al primo turno, quando alla stessa ora aveva votato il 40,66% degli aventi diritto.

Si conferma così il dato delle 12 che aveva visto il calo coinvolgere tutti i 22 capoluoghi chiamati alle urne, senza eccezioni. Nei tre capoluoghi di regione alle 12 l’affluenza è stata quasi analoga: 14,93% (19,35 al primo turno) a L’Aquila; 14,22% (16,10) a Genova; 14,08% (22,13) a Catanzaro. Le città dove si è votato di più (ma con percentuali sempre inferiori al primo turno) sono state Lecce, Padova e Rieti; fanalini di coda Belluno, con quasi la metà degli elettori al voto rispetto al primo turno, e Trapani, dove ha votato solo il 7,72 per cento degli aventi diritto. Nella città siciliana è in corso un voto atipico perché corre un solo candidato dopo l’esclusione del secondo che aveva guadagnato il ballottaggio: perché le elezioni siano valide deve recarsi alle urne il 50 per cento degli elettori e il traguardo sembra lontano.

Il centrodestra confida di potersi affermare in una decina di capoluoghi di provincia su 22 (più Carrara) partendo con un vantaggio di 13 rispetto al centrosinistra che parte in vantaggio in soli 6, e in cui a fronte dell’attivismo di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, Matteo Renzi è rimasto dietro le quinte.

Il ballottaggio interessa in tutto 111 comuni italiani, 19 capoluoghi di provincia e 3 di regione: Genova, Catanzaro, L’Aquila. Tra i grandi centri il M5s punta ad affermarsi negli unici due in cui è in gara: Asti e Carrara, ma punta molto anche ai comuni in cui corre nel Lazio, anche per testare l’influenza dell’amministrazione capitolina sul territorio circostante e soprattutto a Guidonia, centro con molti abitanti.

Tra tutti la sfida clou sarà quella di Genova dove, fallito il blitz dei 5 Stelle, il centrodestra punta a sfondare nella roccaforte rossa. Occhi puntati anche su Parma, con la sfida tra Federico Pizzarotti e Paolo Scarpa (sostenuto da alcune liste civiche di centrosinistra) e a Verona Patrizia Bisinella, ‘lady Tosi’, se la vedrà con Federico Sboarina (del centrodestra).

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