Ballottaggi, Cei: 'Impegno credenti senza coinvolgere Chiesa'

CITTA' DEL VATICANO – L' ''impegno'' chiesto al credente che svolge un servizio pubblico o politico e' quello ''di essere coerente con la fede e con le convinzioni professate come cattolico'', di ''assumere questo impegno, ma senza coinvolgere la comunita' cristiana come tale, perche' la comunita' non sceglie una parte, ma assume il bene di tutti''. Lo ha precisato il segretario della Cei mons. Mariano Crociata, rispondendo a una domanda sui ballottaggi alle amministrative. Nella conferenza stampa sui lavori della 63.ma assemblea della Cei in corso in Vaticano, il vescovo, sollecitato a piu' riprese sulle scelte politiche di questi giorni, ha rimarcato che ''il bene comune si puo' cercare e realizzare nell'uno e nell'altro schieramento, perche' il bene comune va al di la' dello schieramento'' e che la comunita' cristiana ''accompagna questa ricerca senza farsi partigiana, ma cercando di accompagnare tutti nella ricerca e costruzione del bene comune''. Tra le domande rivolte a mons. Crociata, una in particolare citava l'intervento di gruppi cattolici a Milano per tentare di orientare la scelta al ballottaggio. Mons. Crociata ha risposto che la scelta del candidato ''deve tenere conto di un quadro complessivo, e deve rappresentare non interessi di parte, ma una visione della vita e dell'uomo che il cristiano ha, visione che non prescinde dal bene comune, che e' a vantaggio di tutti''. .

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