E così ecco i ribaltoni.
Da destra a sinistra:
A Bergamo Giorgio Gori ha vinto la sfida con il sindaco uscente Franco Tentorio dopo un testa a testa proseguito per l’intero scrutinio, riconsegnando la città al centrosinistra dopo gli anni dell’alleanza Pdl-Lega. E anche Pavia passa dal centrodestra al centrosinistra: Alessandro Cattaneo, uno dei formattatori di Forza Italia, che cinque anni fa aveva vinto agevolmente al primo turno e che un sondaggio aveva proclamato il sindaco più amato d’Italia, è stato prima costretto al ballottaggio e poi sconfitto da Massimo Depaoli del Pd.
Il partito del premier riconquista poi Cremona con Gianluca Galimberti che con il 56,31% supera agevolmente l’esponente del centrodestra Oreste Perri (43,69%). Cambio di sindaco a favore del centrosinistra anche a Pescara (Marco Alessandrini, 66,34%), Vercelli (Maura Forte, 67,5%), Biella (Marco Cavicchioli, 59,17%) e Verbania (77,89%).
Da sinistra a destra:
A Padova è invece il centrosinistra a cedere la guida del Comune: Massimo Bitonci, senatore della Lega Nord, con il 53,5% ha conquistato la guida del Comune battendo il vicesindaco uscente Ivo Rossi, fermo al 46,5%. Centrodestra in trionfo anche a Perugia con Andrea Romizi che vince agevolmente (58% contro 42% ) sul primo cittadino uscente Wladimiro Boccali. E pure a Potenza, con Dario De Luca, che con il 58,54% ha avuto la meglio sull’esponente di centrosinistra Luigi Petrone (41,46%).
I risultati senza ribaltoni:
Nessun problema a Bari per Antonio Decaro, del Pd, che vince con il 65,4%, lontanissimo dallo sfidante Mimmo Di Paola del centrodestra fermo al 34,6. Non c’è stato il bis livornese a Modena, altro capoluogo dove il centrosinistra si era ritrovato allo spareggio con un candidato del M5S: Gian Carlo Muzzarelli con il 63,07% dei consensi non è mai stato realmente minacciato da Marco Bortolotti, fermo al 36,39 nonostante l’appoggio ufficioso delle forze di centrodestra rimaste escluse due settimane fa.